C.Galgano
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3 min
TikTok e Reels dannosi più dell'alcol

Prima le storie Instagram, poi TikTok, poi i Reels e infine gli YouTube Shorts. Ultimamente siamo sempre più abituati a fruire contenuti brevissimi che ci appaiono uno dopo l’altro, in una sequenza potenzialmente infinita.

Ci basta scorrere con un dito per osservare qualcosa di nuovo, passare da un argomento all’altro senza il minimo sforzo. Si crea così un loop che per il nostro cervello è tanto irresistibile quanto, come hanno confermato diversi studi neurologici, dannoso.

Indice:

  1. Cosa succede al cervello quando guarda video brevi?
  2. I video brevi riescono a modificare la struttura del cervello
  3. Alcol e video brevi: effetti simili (ma non del tutto) sul nostro cervello

Cosa succede al cervello quando guarda video brevi?

Nuove ricerche svolte in ambito neuroscientifico stanno mettendo in guardia sull’uso eccessivo di format come i Reels, i TikTok o gli Shorts di YouTube. Tutti questi contenuti sono progettati per stimolare il cosiddetto sistema della ricorrenza, secondo cui, ogni volta che si scorre sullo schermo, il cervello produce una scarica di dopamina, la molecola del piacere e della motivazione.

Per tutta risposta, la nostra mente si abitua a cercare stimoli immediati, faticando sempre di più ad accettare attività che richiedono un’attenzione prolungata come sostenere una lunga conversazione o leggere un libro.

I video brevi riescono a modificare la struttura del cervello

Secondo uno studio pubblicato su ‘NeuroImage’, chi fa un uso smodato di video brevi subisce delle vere e proprie alterazioni strutturali in aree cerebrali come la corteccia orbitofrontale e il cervelletto, ossia le parti che regolano le emozioni. 

Inoltre, questi tipi di contenuti rischiano di compromettere la memoria prospettica. In pratica, questo può rendere particolarmente difficile ricordarsi di svolgere compiti programmati.

Allo stesso modo è stato riscontrato anche il cosiddetto fenomeno brain rot, il deterioramento delle funzioni cognitive dovuto proprio all’eccessivo consumo di contenuti passivi.

Alcol e video brevi: effetti simili (ma non del tutto) sul nostro cervello

Quello che è emerso recentemente è che il consumo di alcol e quello di video brevi hanno effetti diretti sul cervello umano, ma che uno dei due risulta essere più dannoso dell’altro.

Se l’alcol agisce attraverso la tossicità fisica e le alterazioni strutturali del cervello, i video brevi lo danneggiano in modo molto più insidioso, grazie al condizionamento neurologico.

Dopo un lungo periodo di assuefazione, come abbiamo già descritto prima, il cervello umano non trova più alcuna gratificazione nelle attività lente. Vedere un film, fare sport o lavorare senza distrazioni diventa impossibili e qualsiasi azione diventa noiosa e poco stimolante. 

A risentirne sono anche gli studenti che in caso di dipendenza da video brevi sono più portati verso la procrastinazione accademica e verso un abbassamento della soglia dell’attenzione.

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