
"Laurel" o "yanni" il nuovo tormentone del misterioso file audio. Il file dalla durata è di pochi secondi e, cosi come la questione virale del vestito bianco/blu o bianco/oro, secondo alcuni la parola emessa è laurel, secondo altri yanni.
E tu cosa senti?
What do you hear?! Yanny or Laurel pic.twitter.com/jvHhCbMc8I
— Cloe Feldman (@CloeCouture) 15 maggio 2018
Laurel o Yanni, la spiegazione del tormentone
Il file, in realtà, dovrebbe emettere la pronuncia della parola inglese ”laurel” (alloro). E allora, perché in tanti sentono qualcos'altro?Molti sono i fattori che intervengono nella comprensione della parola; tra questi vi sono: la percezione umana, la contestualizzazione, le frequenze, l’età di chi lo ascolta e la bassa qualità dell’audio. La questione è nata nel 2011 nel momento in cui una ragazza incerta sulla pronuncia della parola “laurel” consultando un sito web, scoprì di sentire “yanni”. Confrontandosi con amici e parenti, la questione è diventata poi virale.
La percezione umana interviene sulla comprensione poiché si tratta di un audio molto breve, al quale manca quindi la contestualizzazione che fa sì che l’intelletto umano non abbia elementi sufficienti per una comprensione chiara. Un audio è costituito da basse e alte frequenze perciò semplicemente dai mezzi che utilizziamo per ascoltare la nota vocale possiamo percepire l’una o l’altra parola, infatti, un dispositivo potrebbe riprodurre meglio le alte frequenze e farvi sentire”laurel” o le basse e farvi sentire "yanni".
Anche l’età dell’ascoltatore ha a che fare con la frequenza, infatti, con l’avanzare dell’età perdiamo la capacità di percepire le alte frequenze perciò per i più grandi c’è più possibilità di sentire solo “laurel”. Infine, un nuovo fattore che potrebbe farci percepire una parola piuttosto che l’altra, è rappresentato dalle aspettative che ci creiamo, ovvero la convinzione di ascoltare una determinata parola. Perciò la percezione è totalmente soggettiva, non vi è una risposta giusta o una sbagliata. E tu cosa capisci “laurel” o”yanni”?
Ludovica Moscarini