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Fortnite è gioco dell'anno: le curiosità che forse non sapevi articolo

Fortnite è stato recentemente premiato ai Golden Joystick Awards come Miglior Gioco del 2018. Ha sbaragliato una concorrenza di colossi, come Red Dead Redemption II, God of War e Spiderman, e moltissimi dicono appunto, che dato i titoli in lizza, la vittoria del free-to-play sia stata immeritata. Discussione interessante da affrontare, anche perché ricordiamo che i Golden Joystick Awards sono assegnati dal pubblico che online può sceglire di dare la propria preferenza a un titolo piuttosto che a un altro, e il successo incredibile di Fortnite non può che aver giocato a suo favore, guadagnando così i voti necessari per vincere. Detto ciò, è innegabile riconoscere che Fortnite sia stato un fenomeno di massa in questo 2018: andiamo a scoprirne tutte le curiosità che forse non conoscete.

Fortnite esiste dal 2011

Ebbene, anche se il gioco ha avuto successo solo alla fine del 2017 per poi esplodere prepotentemente nel corso di questo 2018, non tutti sanno che Fortnite non è proprio un titolo nuovo, ma è un gioco che è stato rilasciato nell’ormai lontano 2011. Ma a causa di una serie di problemi nel suo sviluppo, i creatori del gioco non poterono renderlo disponibile al pubblico fino all’anno scorso.

La Battle Royale era solo un esperimento

La modalità con la quale Fortnite è stato consacrato come fenomeno di mamma, ovvero quella della Battle Royale, altro non era che un esperimento. Infatti il concept originale del gioco era molto diverso dalla versione a cui tutti stanno giocando ora, ovvero quella che prevede 100 giocatori sparpagliati su una mappa a darsi battaglia, finché non ne resta in piedi uno solo. All’inizio la modalità principale e anche l’unica modalità del gioco era quella di Salva il Mondo; solo verso la fine dell’anno scorso i programmatori aggiunsero la Battle Royale come forma di esperimento, che poi ebbe così tanto successo da convincerli a renderla una delle modalità standard del gioco.

Fortnite è multipiattaforma

Un altro motivo dell’enorme successo che ha travolto Fortnite è il suo essere multipiattaforma. In poche parole se voi state giocando da computer, potrete trovare in partita anche ragazzi che giocano da console o da telefono. Ampliando così sensibilmente il bacino di utenti su un’unica mappa, riuscendo a creare match di partite in modo molto più rapido e veloce, eliminando le lunghissime attese, tipiche di altri giochi online multigiocatore.

Fortnite non è un gioco pay-to-win

Fortnite ha un grande vantaggio per tutti i suoi utenti: tutti sono allo stesso livello, da chi ha iniziato a giocare ieri sera a chi gioca da un anno. Infatti su Fortnite non esistono potenziamenti che si possono comprare per essere più forti, ma tutto dipende dalla bravura e da una buona, anzi enorme dose di fortuna.

Vincere su Fortnite è impossibile

Avere una buona percentuale di partite vinte non dipende solo dalla bravura. Moltissima parte del gioco è incentrato sul caso e sulla fortuna. A dimostrazione di ciò parlano i grafici: Ninja Vegas, quello che ad oggi è considerato uno dei videogiocatori più forti di Fortnite, come media di vittorie ha uno scarso 36%. Questo dato è abbastanza eloquente sul fattore fortuna. Infatti puoi essere anche uno tra i giocatori più bravi del mondo, ma giocando a Fortnite dovrai comunque fare i conti con il fattore fortuna, che non è da sottovalutare.
Data pubblicazione 3 Dicembre 2018, Ore 9:32
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