
L'Italia brucia sul tempo gli altri Stati europei. Il nostro Paese è infatti il primo della zona Euro a legiferare sul tema dell'intelligenza artificiale. Proprio ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl Intelligenza Artificiale, annunciando inoltre la messa a terra di un investimento pari a un miliardo di euro.
Recependo l'AI Act – il regolamento europeo che disciplina la materia – l'Italia è in prima fila per la regolamentazione di questo rivoluzionario strumento.
Andiamo a vedere cosa prevede il Ddl Intelligenza Artificiale e quali saranno le novità introdotte.Leggi anche:
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Ddl Intelligenza Artificiale: il Consiglio dei Ministri dà il via libera
L'UE ha dato piena autonomia ai singoli Stati per dotarsi di un' 'Autorità nazionale per l’intelligenza artificiale'. Il governo italiano ha quindi optato per una gestione duale: l’Acn (Agenzia per la cybersicurezza nazionale) - guidata dal prefetto Bruno Frattasi - avrà il compito di vigilare sull’applicazione dell’Intelligenza artificiale, con poteri ispettivi e sanzionatori.
Mentre l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) diretta da Mario Nobile, si occuperà dell’esecuzione della strategia nazionale, di promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’IA, e di definire le procedure e a esercitare le funzioni e i compiti in materia di valutazione, accreditamento e monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi di intelligenza artificiale. A definire la strategia nazionale sull'IA sarà invece Alessio Butti, sottosegretario all'Innovazione e direttore del Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
Ddl Intelligenza Artificiale, tutte le novità sulla Giustizia e protezione dei dati
Dalla giustizia alla protezione dei dati personali, passando per la salute. Il Ddl Intelligenza Artificiale interviene anche nell’ordinamento giudiziario, in ambito civile, amministrativo e penale dove vengono addirittura introdotti nuovi reati. Ecco in quali ambiti impatterà l'intruzione dell'IA:
- Nuovi reati: Il disegno di legge – con l’inserimento dell’art. 612-quater - introduce nuovi reati legati all’uso illecito dell’IA, come la diffusione di contenuti generati o manipolati in modo ingannevole: reato che prevede fino a 5 anni di reclusione.
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Strumenti cautelari: Saranno implementati strumenti per inibire la diffusione di tali contenuti e rimuoverli.
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Aggravante per l’uso di IA: L’uso dell’IA per chi si macchia di determinati reati sarà considerato un'aggravante.
Ampio spazio trovano poi la tutela degli utenti e dei dati personali. Tutti i prodotti dell'IA dovranno infatti essere facilmente riconoscibili per non trarre in inganno utenti e consumatori. Ecco altre novità che il Ddl – una volta approvato dalle due Camere – potrebbe apportare:
- Bollino IA: Contenuti generati o modificati dall’IA in modo ingannevole dovranno essere contrassegnati.
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Diritto di opt-out: Gli autori di qualunque tipo di opere intellettuali potranno opporsi all’utilizzo delle stesse per l’addestramento dell’IA.
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Privacy: Resta salvo il Garante per la protezione dei dati personali e il GDPR che continueranno a tutelare e a vigilare sulla privacy degli utenti.
Ddl Intelligenza Artificiale, le novità in ambito sanitario e lavorativo
Il Ddl disciplina l’uso dell’intelligenza artificiale per prevenzione, diagnosi e cura di malattie, sviluppo di farmaci, terapie e tecnologie riabilitative e, inoltre, interviene anche nel mondo del lavoro. Ecco le novità:
- Trasparenza e Informazione: L’utilizzo dell’IA in ambito sanitario richiederà un’informativa trasparente per i pazienti.
- Piattaforma territoriale sanità: L’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) progetterà e realizzerà la piattaforma di intelligenza artificiale per supporto alle finalità di cura e di assistenza territoriale, alimentata con i dati strettamente necessari per l'erogazione dei servizi.
- Osservatorio Lavoro: istituito presso il Ministero del Lavoro monitorerà l’impatto sul mercato del lavoro, identificare i settori lavorativi maggiormente interessati da questa rivoluzione tecnologica.