
Secondo voi è più probabile chiamare un numero telefonico di Roma a caso e beccare casa Totti, o fare 6 al Superenalotto? É più probabile che l'asteroide Apophis 99942 nel 2068 colpisca la terra o vincere al Win for Life? Sembra assurdo ma in entrambi i casi vincere è molto più difficile.
SE LEONARDO AVESSE GIOCATO... - Pensate che giocando tutta una vita 3 volte a settimana al Superenalotto siamo lontanissimi dall'avere una benché minima probabilità di vincere. Ma non solo per una vita. Nemmeno Leonardo,se avesse iniziato a giocare dal 1400 tre volte la settimana dal suo tabaccaio di fiducia, avrebbe avuto, ad oggi, una qualche valida chance. Ma facciamo cosi, retrocediamo nel passato ed andiamo a circa 2000 anni fa fino a Giuda ,il traditore: poniamo che Giuda avesse giocato per tre volte la settimana i suoi 30 denari, senza saltare una settimana, per ogni anno, dallo 0 fino al 2014. Anche lui sarebbe lontanissimo statisticamente dalla possibilità di vincere. Per essere quasi certi della vittoria, arriviamo fino al primo uomo, o meglio la prima scimmia che inizia ad avere le sembianze di un uomo, quella senza neanche il fuoco o la ruota, per capirci. Ecco, se lo scimmione avesse iniziato a giocare per 250milioni di anni di seguito al Superenalotto 6 numeri a caso per 3 volte a settimana, senza ovviamente saltarne mai una, che sia chiaro, avrebbe, non la certezza.... ma il 50% di probabilità di aggiudicarsi il jackpot. Insomma, avrebbe il testa o croce. Parliamo dell'uomo delle caverne eh? Se venisse fuori testa, anziché croce, direste "che sfiga"?!
IL GIOCO NON VALE LA CANDELA - Ecco se ci ragioniamo un secondo, e pensiamo che qualcuno di noi ha giocato negli ultimi 10 anni due euro per tre volte la settimana, spendendo all'incirca 3000 euro..quando nè Giuda né Leonardo giocando per centinaia di anni sarebbero benché minimamente vicini alla vittoria, quei tre mila euro vi sembrano un buon investimento? Ma soprattutto c'è chi ne ha spesi 10, 15, 20 mila, inventandosi strane combinazioni e sistemi senza senso...per svoltare o cambiare vita...insomma, diciamo che con quei 10, 15, 20 mila euro a mente fredda si sarebbe potuto fare dell'altro, o magari spendere un pochino di meno per il brivido del colpaccio e uscire a cena, fare un viaggio o comprarsi una macchina.
VINCERE? E' SOLO UN SOGNO - Questo per farvi capire che col gioco, è proprio il caso di dirlo, si può perdere la razionalità e perdere di vista quali sono le reali possibilità di vincere. E' bello naturalmente sognare di sbancare, facendo il botto con un mega jackpot milionario, magari per uscire dalla crisi che stiamo attraversando, ma non bisogna né sperarci né contarci. Certo qualcuno che vince ogni tanto c'è, ma perché siamo in tantissimi a tentare.
Nadia Toffa
La Iena Nadia Toffa presenterà il libro "Quando il Gioco si fa Duro" oggi 14 aprile a Milano alle 18.30 alla Fetrinelli di corso Buenos Aires. Corri a incontrarla!