
Per il 50% circa scaricare musica e film da internet dovrebbe essere consentito dalla legge e 1 su 4 crede che guidare in stato d’ebbrezza sia un reato punito troppo severamente. Una gran parte dei ragazzi, il 47%, è permissiva anche in materia di produzione e vendita di droghe leggere.
Allo stesso tempo, però, gli studenti italiani non si sentono tutelati dalla giustizia e per 1 su 3 questa andrebbe totalmente riformata. Questi i risultati ottenuti da un’indagine di Skuola.net in collaborazione con Mario&TheCity, la trasmissione della mattina di m2o, che hanno chiesto ad un campione di 1400 ragazzi il loro pensiero in merito alla giustizia italiana.SPACCIARE E GUIDARE UBRIACHI, NON COSI’ GRAVE – Per 1 ragazzo su 2 lo spaccio di droghe leggere è un reato contro il quale la giustizia si accanisce eccessivamente, e un altro 30% degli intervistati, invece, considera la guida in stato di ebbrezza un comportamento punito con troppa severità. I dati mostrano quasi l’80% degli studenti molto “permissivi” su alcol e droghe leggere, confermandone la tendenza all’uso e consumo, anche quando si tratta di sicurezza: è il caso della guida da ubriachi. Più rigidi, invece, i ragazzi nel caso di reati come lo sfruttamento della prostituzione, lo stalking e la pedofilia: pochissimi quelli che abbasserebbero gli standard di pena in questi casi.
PIRATERIA INFORMATICA, LEGALIZZIAMOLA! – Scaricare musica e film online, aggirando copyright SIAE e quant’altro, per i giovani italiani non dovrebbe essere considerato un reato. Lo sostengono 1 ragazzo su 2 tra gli intervistati da Skuola.net, testimoniando quanto sia diffusa la pratica nella vita quotidiana degli studenti italiani. La percentuale è maggiore anche a quella di chi preferirebbe la legalizzazione delle droghe leggere, che rimane comunque alta al 18% circa. Non toccano invece la sensibilità dei ragazzi temi come la prostituzione, reato da abolire solo per il 9%, o l’eutanasia, da rendere legale solo per 1 su 10.
NE’ LIBERI NE’ TUTELATI – Insomma, i ragazzi vorrebbero punizioni più lievi per i reati che li riguardano più da vicino, e allo stesso tempo non si sentono abbastanza tutelati dalla legge. Infatti, 1 su 3 sostiene che la giustizia italiana dovrebbe essere totalmente riformata, mentre per 1 su 4 i tempi troppo lunghi impediscono che si possa parlare di giustizia. Solo il 10% dei partecipanti al sondaggio ha fiducia nelle leggi, nonostante non sia convinto che i giudici siano sempre corretti nel farle rispettare.
LEGGE? MEGLIO LA SCUOLA - Alla domanda “Dove non arriva la legge, chi o cosa dovrebbe arrivare?” le risposte sembrano quasi unanimi: il sistema scolastico e l’educazione in famiglia dovrebbero garantire la formazione di cittadini corretti, dotati di senso civico ed eticità. “Sensibilizzazione ed educazione da parte di famiglie e scuole”, “la scuola (e possibilmente anche altri servizi) dovrebbe educare ancora di più, e ancora meglio, al rispetto”. Molte, però, anche le critiche al nostro sistema politico: “Una bella rivoluzione dei cittadini, stufi ormai di uno stato che non garantisce sicurezza e stabilità in ambito politico, economico, sociale, sulla salute, etc.”
Francesca Fortini