
Come quella del caro affitti, tematica molto cara agli studenti fuori sede costretti ad ingegnarsi al netto delle loro possibilità per proseguire negli studi. Non è per niente facile rimediare una sistemazione in affitto, sopratutto in città dove i prezzi del mercato immobiliare sono schizzati alle stelle. E proprio a Roma, seconda città d'Italia per elevato costo degli affitti, il prossimo lunedì andrà in scena l'ennesima protesta degli studenti universitari.
Armati dell'ormai famigerata tenda da campeggio, gli studenti sono pronti a scendere nuovamente in piazza per rivendicare i propri diritti. Al centro della mobilitazione, dunque, c'è ancora una volta il caro affitti: i dati dell'Udu parlano chiaro, uno studente su tre, infatti, non riesce a pagare l'affitto.
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Studenti e sindacati in piazza per il diritto alla casa e allo studio
“La convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo". È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Udu e Sunia.La ricerca nazionale sulla condizione abitativa degli studenti, promossa proprio da Cgil, Udu e Sunia fa luce sui disagi vissuti dagli universitari: ”Il caro vita sta colpendo duro. Gli universitari sono una delle categorie in maggiore difficoltà economica e la spesa più consistente è sicuramente quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie. Secondo i dati preliminari in nostro possesso, il 29% degli universitari è in grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette. C’è bisogno di un intervento economico urgente” dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
Studenti da tutta Italia segnalano enormi difficoltà nella ricerca di un alloggio, come spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu: ”Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi. Ma ci sono altri elementi che rappresentano un problema: il 14% segnala di trovare quasi soltanto alloggi per studentesse. A pesare sono anche le truffe, basti pensare che il 46% dei rispondenti dichiara di essere incappato in annunci falsi. Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo”.
La situazione è critica e, a dispetto delle diverse critiche, non riguarda solo gli studenti ma, più in generale, la violazione del diritto alla casa. Lo evidenza Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia: “A preoccuparci è anche il numero di affitti in nero, troppi sembrano dichiarare di non avere un contratto regolare, e quasi il 40% degli studenti lo accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di un mercato locatizio fuori controllo”.
'Vorrei un futuro qui': studenti in piazza il 25 settembre
Con queste premesse gli studenti scenderanno in piazza il prossimo lunedì 25 settembre. Una manifestazione che coinvolgerà l'intero territorio nazionale, con epicentro l'Università Sapienza di Roma: "Ad aprile abbiamo piantato le tende in venti città, eppure – spiegano dall'UDU – non è servito a nulla. A settembre torniamo nelle aule universitarie, trovando una situazione peggiorata. Gli affitti sono aumentati, i libri costano di più. E il Governo cosa ha fatto nel frattempo? Non solo non ha previsto nuove misure di supporto, ma ha addirittura sprecato le risorse del PNRR per studentati di lusso, dichiarando alla Commissione Europea dei posti letto aperti da anni come se fossero nuovi. Ci sentiamo presi in giro. Alla Presidente Meloni che pochi giorni fa ci ha accusato di odiare gli italiani, rispondiamo con la mobilitazione nazionale"."Vogliamo poter studiare e lavorare in Italia. Vogliamo un futuro qui, senza essere costretti ad emigrare", queste le parole chiave della manifestazione che si terrà contemporaneamente nelle città di: Ancona, Benevento, Bologna, Cagliari, Ferrara, Forlì, L'Aquila, Lecce, Messina, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Roma, Sassari, Teramo, Trento, Torino, Trieste, Udine, Venezia e Viterbo. L'appuntamento è fissato per lunedì 25 settembre a partire dalle 10:30.