
Le università telematiche verso il cambio di rotta. Si avvicina alla conclusione il tavolo di confronto avviato dall'Anvur e dal CUN, il Consiglio Universitario Nazionale, che ha per oggetto il nuovo decreto ministeriale sugli atenei telematici.
Tra le novità dell'imminente decreto, che dovrebbe essere operativo già dal prossimo anno accademico, esami solo ed esclusivamente in presenza e lezioni – perlomeno buona parte – in diretta.
Il nodo sul numero dei docenti
L'obiettivo è presentare il testo alla Ministra Bernini prima della pausa estiva, così da poter essere operativo già dal prossimo anno accademico.
Il decreto in questione nasce da un tavolo di lavoro voluto dalla stessa Ministra di FI, a cui hanno partecipato nelle scorse settimane rappresentanti di tutte le telematiche, Crui, Anvur e Cun. Come riportato da 'IlSole24Ore', il nodo principale da sciogliere nel decreto ministeriale sulle università telematiche è quello del numero di docenti.Ad oggi infatti, stando al DM 1154/2021, per potere attivare corsi a distanza in ambito umanistico-sociale sono necessari 7 docenti di riferimento e 3 professori per numerosità degli studenti iscritti al primo anno fino a 250 studenti. Significa che, al momento, per un corso con 500 studenti iscritti al primo anno le università telematiche devono disporre di almeno 14 docenti di cui 6 professori (ordinari e associati). L'ipotesi attualmente al vaglio del tavolo di lavoro è quella di moltiplicare per 1,5 la numerosità degli studenti a parità dei numeri della docenza di riferimento.
Esami solo in presenza e novità per le lezioni
Non meno importanti le altre modifiche su cui si sta ragionando in questo momento. Prima di tutto, l'ipotesi che gli esami debbano svolgersi solo ed esclusivamente in presenza. A seguire, la nuova modalità delle lezioni: queste non potranno essere tutte registrate, ma dovranno svolgersi per una buona percentuale - almeno per il 40% - in diretta così da mettere lo studente nella condizione di potere interagire con l'insegnante.