
Il discorso completo di Tim Cook, CEO di Apple, alla Bocconi del 10 Novembre. Il messaggio agli studenti: "Portate più in là le frontiere"
DISCORSO TIM COOK BOCCONI: CERIMONIA
Quindici minuti di discorso, quindici minuti di estrema attenzione verso Tim Cook. E' successo questo alla Bocconi, durante la giornata di martedì 10 Novembre. Il CEO di Apple, invitato dalla più prestigiosa università italiana per la cerimonia di apertura dell’anno accademico, ha letto il suo intervento da un iPad Pro, nuova periferica della Mela che ufficialmente sarà in vendita soltanto nei prossimi giorni. Il sunto del suo discorso proposto di seguito.
DISCORSO TIM COOK BOCCONI: IL TESTO
"Buongiorno! (in Italiano)E’ bellissimo essere in Italia: Apple qui si sente a casa. Ci sono così tanti posti, così tante persone, così tante aziende dove puoi trovare la passione per il design e l’artigianalità. Nel corso della storia, questa nazione ha dato prova del grande valore del design, che esiste come intersezione tra tecnologia e arte, tra forma, funzione e aspirazione. E è la stessa cosa in cui crede Apple. Essere qui alla Bocconi mi ricorda i tempi in cui ero alla Duke University, quanto ero impaziente di cominciare a lasciare il mio segno nel mondo. Quello che mi piaceva di più di una business school era il lavoro di squadra, il cameratismo, la cultura della collaborazione. Il business è per sua natura competitivo, ma quel che ho imparato è che lavorare insieme aiuta a fare meglio… il mio primo giorno mi accadde di sedere a fianco di altre cinque persone che sono poi diventate i miei migliori amici: un gruppo di persone molto differenti tra loro, uomini e donne, di razze diverse, di differenti pensieri politici. Ma abbiamo usato le nostre differenze per diventare più forti. E siamo diventati impossibili da fermare. Questa università è un posto in cui culture, lingue e nazionalità convergono. E tutte qui abitano naturalmente. E’ la stessa verità di Apple: nei nostri uffici potete sentire parlare con l’accento italiano così come con quello irlandese o americano. Abbiamo più di 100.000 persone che portano le loro forze uniche, le loro qualità e le loro idee sullo stesso tavolo. Sono grato di aver imparato questa lezione così presto nella mia vita, e di tutte quelle che ho imparato sinora. Ma allora ancora non sapevo che si può esprimere i propri valori attraverso il lavoro. Che ci sono aziende che ti permettono di farlo ogni giorno e dove il tuo lavoro paga. Poi ho trovato Apple e non mi sono più guardato indietro. Il nostro lavoro è realizzare questi valori, attraverso i prodotti che creiamo. Prodotti rivoluzionari che aiutano la gente a fare cose che prima non poteva fare. Che connettono persone e le aiutano a dividere i momenti più significativi della loro vita. Prodotti che consentono di esprimere grandi lavori artistici o semplice gioia. Questo per noi significa rivoluzionario. Abbiamo anche espresso i valori nelle azioni che facciamo come azienda. Azioni come combattere il cambiamento del clima è la sfida che dobbiamo affrontare come comunità di nazioni. La crisi climatica ci ricorda il nostro destino e il problema può essere risolto se ogni nazione si impegnerà in questo. E l’ambiente deve essere anche nell’agenda del business, è un obbligo che abbiamo nei confronti delle nostre compagnie e dei nostri azionisti. Ma soprattutto abbiamo l’obbligo di fare quello che è giusto… stiamo impegnando l’87% di energia rinnovabile in tutto il mondo, il nostro obbiettivo è arrivare a 100%. Vivere i nostri valori vuol dire anche espandere le opportunità economiche: siamo orgogliosi di aver creato 80.000 posti di lavoro in Italia e più di 1 milione e 400 mila in Europa, la maggior parte grazie ad App Store che ha generato introiti di miliardi di dollari. Vivere i nostri valori vuol dire essere dalla parte dei nostri consumatori nel fondamentale diritto alla privacy. I nostri iPhone contengono non solo le nostre conversazioni e le nostre foto, ma anche informazioni finanziarie, dati della nostra salute e molto altro. noi crediamo che i dati personali siano vostri e di nessun altro. Vivere i nostri valori vuol dire essere dalla parte dei diritti per tutti: la discriminazione contro qualcuno lo tiene indietro, ad Apple invece chiunque è il benvenuto. Non importa da dove arriva, come appare, chi ama: questa è semplicemente l’unica cosa giusta da fare. Apple è aperta a chiunque e sarà sempre così. Sono stato fortunato a lavorare in un’azienda che ha i miei stessi valori e spero che sarà così anche per voi. Avete davanti a voi un’incredibile opportunità, la chiamerei un obbligo in realtà. Lo dovete a voi stessi e al resto del mondo, essere parte di qualcosa che serve un nobile obbiettivo e cerca di definirlo. Perché ora più che mai ogni business è nelle posizione di aiutare la società a risolvere i suoi grandi problemi. La responsabilità non può rimanere solo nelle mani dei governi. Io spero, come studenti, che voi teniate alti i vostri ideali. E non solo come studenti, ma come laureati, come manager, perfino come presidenti. Spingete più in là i limiti, respingente i vecchi assunti. Perché davvero voi potete fare la differenza in affari, potere condurre i vostri valori e le vostre passioni a cambiare il mondo. Milano è una città globale, Bocconi è un’università globale. Ma voi siete cittadini del mondo e la vostra voce può essere sentita attraverso i continenti. Usatela! Parlate forte! Siete connessi al mondo più che ogni altra generazione: spero che questo sia eccitante per voi. Lo è certamente per me... se voi infonderete il vostro lavoro con i vostri valori, se servirete un proposito morale, se insisterete a fare un business che serve il bene maggiore, allora lascerete un mondo migliore di quello che avete trovato. Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere.
Grazie”