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Sfida ai secchioni! articolo
Vi parliamo oggi di una simpatica iniziativa che si è svolta nel marzo del 2006 nella Facoltà di Ingegneria di Tor Vergata, Roma, e che verrà riproposta a breve dato il successo ottenuto. Quasi 100 studenti dell'Ateneo hanno dato vita ad una kermesse intellettiva degna del suo nome: Engineering Competition - Geni si diventa.
La prima edizione di questa particolare sfida di ingegno è stata l'occasione che molti aspettavano per esprimere a pieno le capacità che non trovano spazio nelle attività curriculari dell'Ateneo.
E' riconducibile proprio a questo aspetto l'incredibile successo ottenuto dalla manifestazione.
Gli studenti lamentano spesso, infatti, una carenza di ore di laboratorio in cui applicare tutte le nozioni teoriche apprese, nonchè la possibilità di rendere più interattivo e stimolante l'apprendimento.
Spinti sulle ali dell'entusiasmo da questa ventata di novità che per un giorno ha soffiato nelle "solite" quattro mura, i partecipanti, divisi in squadre, si sono sfidati nelle tre differenti categorie previste, dopo aver assistito ad un training ad hoc, riguardante specificatamente le prove da sostenere.
Campione di spettacolarità è stata la sfida per l'alloro nel team design. I concorrenti si sono cimentati nella progettazione e nella costruzione di carrelli mobili che non solo dovevano essere in grado di percorrere un piano inclinato, ma anche sostenere il maggior peso possibile, rispettando alcuni parametri di dimensioni e struttura. Per complicare la missione già ardua, i partecipanti si sono potuti avvalere solamente di una quantità limitata di risorse (cartone, compensato, polistirolo, colla, spago...), fornite dall'organizzazione. Il risultato finale è stato di nove strutture che hanno saputo unire alla fantasia di progetto anche un'effettiva solidità , ben più prestante di quanto si potesse immaginare all'inizio. Alcuni di questi "trabiccoli", infatti, sono stati in grado di sopportare circa 130 chilogrammi, prima di soccombere sotto il peso della forza di gravità. La vittoria finale è andata, ai punti, ai "The linquenti", ideatori della macchina più rapida e solida. Questo team ha sopreso tutti perché mentre i classici secchioni si ingarellavano in studi di aerodinamica avanzata, termofluidodinamica dei sistemi propulsivi, iperpiani inclinati in spazi a n-dimensioni, loro si sono basati sull'esperienza e sull'intuito, realizzando un mezzo solido ed efficace. Accolti dallo scetticismo generale, "The liquenti" sono riusciti a prevalere e far morire di invidia i secchioni.
Questa storia merita di essere raccontata per dire che non sempre il tanto studio permette di raggiungere dei risultati in casi pratici, ma molto spesso bisogna aggiungere intuito e sagacia!
Guardate il video dei "The liquenti".