
Si attesta attorno ai 6 milioni di euro la cifra che gli aspiranti medici e odontoiatri hanno dovuto sborsare o sborseranno per l’iscrizione ai test d’ingresso. Di questi, 4 milioni per le Università pubbliche, nelle quali il test è in programma per il prossimo 8 Aprile, e 2 milioni per i 15mila candidati che hanno già sostenuto la prova negli Atenei privati come il Campus BioMedico, la Cattolica e il San Raffaele.
A rivelarlo un’inchiesta di Skuola.net, dopo l’analisi dei costi d’iscrizione richiesti dai vari Atenei pubblici e privati.
TEST, QUANTO MI COSTI
– Nonostante la graduatoria dei test alle Università pubbliche sia nazionale, il prezzo per partecipare è deciso in autonomia dagli atenei, e quindi diverso in giro per lo stivale. I più fortunati sono i ragazzi che hanno scelto la Bicocca a Milano, che spenderanno soltanto 10 euro. I più cari, invece, gli atenei di Torino, Napoli, Vercelli e Salerno, che richiedono ben 100 euro di contributo. La media italiana, comunque, si aggira intorno ai 55 euro. Se tutti i 69mila iscritti sul portale Universitaly, quindi, completassero la procedura di pagamento, le università pubbliche vedrebbero rimpinzate le proprie casse di circa 4 milioni di euro, circa 400 euro per ogni posto messo a disposizione. Gli atenei privati, invece, sono soltanto tre, ma portano a casa un bel gruzzoletto. Al San Raffaele di Milano i circa 4.000 candidati hanno dovuto sborsare una quota di 160 euro, Alla Cattolica di Roma invece gli oltre 8.000 hanno messo sul piatto 120 euro e al Campus Biomedico in più di 3000 contribuiscono con 130 euro alla causa.MA COME SI PAGA? – Le Università italiane si adeguano ai tempi e cavalcano l’onda della tecnologia. Circa il 70%, infatti, dà la possibilità di pagare la tassa d’iscrizione online. Che sia direttamente sul portale universitario, tramite home banking o bollettino MAV, comunque la velocità di un pagamento via internet la fa da padrone. Per i candidati meno pigri, comunque, che abbiano voglia di recarsi in banca ad espletare le procedure, 1 ateneo su 4 sceglie l’Unicredit.
PERCHE’ PREZZI COSI’ ALTI? - “Nonostante la graduatoria nazionale, che permette a uno studente di partecipare all’assegnazione dei posti virtualmente in ogni sede universitaria italiana, i test di ingresso continuano a costare in maniera diversa di città in città – dichiara Daniele uno dei fondatori di Skuola.net – non si capisce il motivo per cui in alcuni atenei il test costi 100 euro e in altri poco più di 30. Se questa cifra serve a coprire i costi vivi dell’organizzazione, allora bisognerebbe effettuare una spending review negli atenei più costosi. Altrimenti vien da pensare che sia un’occasione per lucrare sugli studenti. Non a caso gli atenei privati risultano anche i più costosi dove tentare di entrare“.