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 dopo gli errori nello svolgimento dei test di ammissione a Parma e a Roma, possibili ricorsi dei partecipanti

Il Codacons ha già pronto il ricorso contro il numero chiuso del test di Medicina, ed ha annunciato in queste ore la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Roma.

A Parma, infatti, il test di Professioni Sanitarie è stato annullato e rimandato a data da definirsi per un errore riscontrato nel questionario, mentre all’Università La Sapienza di Roma si è verificato uno scambio di questionari tra il test di Psicologia e quello di Biologia. Ma questi errori possono comportare dei problemi ad una aspirante matricola, per cui le associazioni dei consumatori forniscono loro delle armi per vedere riconosciuti i propri diritti. Noi di Skuola.net abbiamo sentito anche il parere di Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, e di Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, che ci hanno dato il loro parere sulla presenza degli estremi per un ricorso per questi due casi.

CODACONS ALL'ATTACCO - Dopo i gravi problemi verificatisi durante le prove d’accesso a La Sapienza di Roma e all’Università di Parma, il Codacons annuncia esposti e chiede la ripetizione della prova nell’ateneo della capitale.
Lo scambio del quiz di Psicologia e Biologia a La sapienza, spiega l'associazione, "ha gettato nel panico gli studenti, già ampiamente sotto stress per l’importante prova cui erano sottoposti", e sul caso di Parma sostiene che "situazioni come queste si ripetono con eccessiva frequenza in occasione dei test d’ingresso alle università, a dimostrazione di come il sistema del numero chiuso sia fallace e rappresenti un danno per gli studenti". Così il Codacons sta predisponendo un esposto alla Procura della Repubblica della capitale, affinché sia fatta chiarezza nell’interesse dei candidati e perché sia ripetuta la prova nelle aule coinvolte dallo scambio di domande a La Sapienza. Un'altro esposto sarà invece presentato alla Corte dei Conti per l’annullamento dei test a Parma, in relazione agli errori nelle domande e al danno erariale determinato dalla conseguente ripetizione della prova.

POSSIBILI DISAGI PER LE ASPIRANTI MATRICOLE - Anche il segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona, durante l'esclusiva intervista a Skuola.net, ha sostenuto che la situazione andrebbe verificata e valutata, anche caso per caso. Infatti “bisognerebbe ad esempio capire se il rinvio della data del test in seguito all’annullamento provochi l’impossibilità per lo studente di partecipare ad altri test, penalizzandolo”. Un altro punto su cui si dovrebbe valutare è il rimborso delle tasse per tutti quegli studenti che, a causa del rinvio, non possono per partecipare alla nuova data del test, e tutti i disagi che può provocare questo rimando.

LA SAPIENZA, QUANTO COSTA UNA DISTRAZIONE - Anche Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, durante l'intervista, si è mostrato disponibile a verificare se esistono gli estremi per un ricorso in questi due casi. Il presidente si dichiara già in partenza “contrarissimo al numero chiuso” e, per quanto riguarda l’incidente avvenuto a Roma e lo scambio di questionari che ha, di fatto, penalizzato i ragazzi e ritardato di una ulteriore ora il test, ha dichiarato che “ci potrebbero essere gli estremi, ma non si vuole certamente illudere gli studenti. La situazione va valutata con calma e caso per caso, dopo un’ attenta ricerca.” Anche Massimiliano Dona è, sul caso di Roma, aperto a studiare il caso, perché i ragazzi hanno avuto “un’ ora di stress e di stanchezza in più” ad influire sul risultato, che quindi potrebbe risultare alterato. Certo è che bisognerebbe “verificare caso per caso” e ricordarsi che, comunque, impugnare il ricorso allungherebbe di molto i tempi di iscrizione all’Università, penalizzando in questo modo chi l’avesse comunque superato.

L’ARMA DELLO STUDENTE - Ma cos'è un ricorso? Il ricorso è un reclamo col quale si denunciano i vizi di un atto amministrativo e si chiede l’annullamento o la riforma dell’atto stesso. In particolare, l’atto deve presentare vizi di legittimità (cioè di conformità alla legge) o di merito (vale a dire di opportunità rispetto alla situazione di fatto). Nel caso dei ragazzi che hanno svolto il test di Professioni Sanitarie a Parma, annullato per un errore presente nel testo del questionario, e gli iscritti al test di Biologia a La Sapienza di Roma, potrebbero esserci gli estremi per un ricorso, anche se in seguito alla verifica dei vari casi.

E tu faresti ricorso in caso di errori da parte delle università?

Carla Ardizzone