
Un finale tragico che aveva pianificato scrivendo anche al Rettore dell'ateneo e alla redazione del quotidiano locale, La Provincia pavese. Lungo il testo aveva anche citato l'articolo 34 della Costituzione relativo alla possibilità di rendere effettivo il diritto allo studio attraverso le borse di studio.
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Si toglie la vita per paura di perdere la borsa di studio: muore ragazzo all'Università di Pavia
L'ateneo era a conoscenza del suo grave malessere e il rettore, il professore Francesco Svelto, aveva istituto proprio due anni fa uno sportello psicologico per aiutare chi, come il giovane studente, avesse bisogno di un supporto nel superare aspetti della vita universitaria. Nonostante questo, però, lo studente non è riuscito ad andare avanti, soprattutto da quando erano state inserite delle modifiche nel regolamento universitario per l'ottenimento della borsa di studio e raggiungimento della laurea.Il timore di perdere la possibilità di svolgere tutti gli esami in tempo e di non poter rimanere nella residenza universitaria hanno portato il giovane a scrivere una lettera di addio sia al rettore che al giornale La Provincia pavese, primo a dare la notizia dell'accaduto. Sentendosi stritolato dalle scadenze e dalla paura di perdere tutto quello che era riuscito a ottenere in questi ultimi tre anni di studio, il ragazzo ha scelto di suicidarsi all'interno del collegio dell'Edisu (l'Ente per il diritto allo studio universitario), dov'era attualmente ospite.
Troppo stress per gli studenti universitari: la promessa del rettore dopo la morte del giovane
"Di fronte a una tragedia come questa, prevale innanzitutto un sentimento di grande dolore e tristezza - ha commentato il rettore a la Repubblica. Per questo nostro studente, l'Ente per il diritto allo studio ha avuto una cura speciale di ordine sia clinico sia relazionale, oltre che un supporto operativo continuo".Un dramma che adesso potrebbe far ripensare ai danni provocati dal rivoluzionamento dei regolamenti e dalla pressione che spesso lo studio universitario impone agli studenti: "Quello che posso fare sui regolamenti è sensibilizzare i colleghi, in modo che il tema venga trattato con serietà anche in commissione paritetica". Inoltre "come ateneo abbiamo istituito uno sportello psicologico due anni fa - conclude Francesco Svelto - Questo proprio per essere vicini alle ragazze e ai ragazzi più fragili".