
Una tragedia che ha scosso l'intera comunità di Padova. Nel tardo pomeriggio dello scorso mercoledì, un giovane studente fuori sede si è lanciato dall'undicesimo piano del grattacielo 'Europa' perdendo la vita.
Al momento non si conoscono le cause che hanno portato il 23enne al folle gesto ma, stando a quanto riportato da 'PadovaOggi', sembra proprio che il ragazzo stesse vivendo un momento particolarmente difficile. O almeno è quello che si può evincere dalle stories pubblicate dallo studente su Instagram nelle ore precedenti la sua morte.
Il testamento
Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi, per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. Lo studente, residente a Romano d'Ezzelino, nel Vicentino, ma di origini russe, era iscritto all'università di Padova. Prima di togliersi la vita, il giovane ha avuto la forza di lasciare una sorta di testamento, in cui spiegava tutto il malessere che provava. E dalle stories Instagram, postate nelle ore che ne precedono la morte, emergono alcuni dettagli che potrebbero dare una svolta alle indagini.
Ipotesi di istigazione al suicidio
Un'ora prima del tragico gesto, lo studente aveva pubblicato diverse stories sul suo profilo Instagram. Prima un riferimento a quello che lui chiama stalker “quanto vorrei spaccargli i denti a quel G.E. stalker. Ma la violenza non è per me, io faccio del bene”, poi un'altra story con un orsetto e una tigre di peluche, con su scritto “Fai del bene”.
Il post successivo immortala invece il giardino di Palazzo Bo – all'università di Padova - con 'Forever Young' degli Alphaville a fare da sottofondo e una dedica che recita “Grazie di tutto”. Ma è dalle storie centrali che emergono dettagli raccappriccianti. In particolare, lo studente si scaglia contro i due profili social aperti a suo nome – ma evidentemente non suoi – indicando anche il presunto responsabile (che conoscerebbe dai tempi della scuola): forse il presunto stalker di cui parla nella storia precedente. Ecco perché adesso prende piede l'ipotesi di istigazione al suicidio.