
“A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, sei l’amore più grande della mia vita”. Queste sono le parole che si leggono in una foto pubblicata su Facebook il 28 aprile di due anni fa, giorno che probabilmente corrisponde al quello della laurea di Martina Gleboni, uccisa ieri mattina dal padre a cui era tanto legata.
Nella foto la corona d’alloro incornicia la pagina della tesi su cui compaiono nero su bianco le parole scritte per i genitori con così tanto affetto.
Dopo la strage di ieri, in cui oltre a Martina hanno perso la vita anche altre cinque persone, queste parole risuonano inquietanti e amare.La laurea di Martina
Martina Gleboni si era laureata due anni fa presso l’Università di Sassari in Scienze dei Servizi Giuridici il 28 aprile 2022. Ormai tirocinante presso il Tribunale di Nuoro, la 24enne è stata uccisa nella giornata di mercoledì da un colpo alla testa sparato dal padre, colui a cui aveva dedicato la tesi. Insieme a lei, altri componenti della famiglia hanno perso la vita, compreso l’autore della strage.
La vicenda di Nuoro
Nella mattinata di ieri 26 settembre, a Nuoro, in Sardegna, Roberto Gleboni, operaio forestale di 52 anni, ha sparato a tutta la sua famiglia, uccidendo cinque persone per poi suicidarsi. Martina, la primogenita, e sua mamma, Giuseppina Massetti, sono morte sul colpo. Dopo di loro, il 52enne ha rivolto l’arma, una semiautomatica, contro i due figli di 14 e 10 anni ferendoli gravemente. Poi, ha sparato anche al vicino di casa, Paolo Sanna, che probabilmente si era avvicinato all’appartamento sentendo il rumore degli spari. L’operaio forestale non si è fermato e si è recato nell'appartamento dove viveva la madre e lì ha sparato prima a lei e poi a se stesso, uccidendosi.
Nella serata di ieri è arrivata la conferma del decesso del vicino di casa, mentre è stata dichiarata la morte cerebrale dell’ultimogenito della famiglia. Gli unici due sopravvissuti alla strage sono il figlio 14enne e la madre dell’uomo.
Le testimonianze dei conoscenti
Mentre le autorità indagano alla ricerca del movente che possa aver spinto l’uomo a compiere un simile gesto, emergono nuovi dettagli sulla famiglia e su di lui. I conoscenti dell’autore della strage ne sottolineano il carattere aperto, disponibile e leale sia con gli altri che in famiglia: “Mai sentito nulla, un litigio o un problema - afferma un vicino di casa secondo quanto riportato da ‘Rai News’ - Sembravano affiatati, due giorni fa li ho visti mentre rientravano dopo aver fatto la spesa”.
Chiara Galgano