Universitaria in crisi: "Sono al quarto anno fuoricorso di una triennale inutile per il lavoro e mi sono stufata"

Iniziare a studiare con una lunga lista di buoni propositi per poi ritrovarsi impantanati in un circolo vizioso, tra faticose sessioni di studio, esami rimandati e tempo che passa, inesorabile. Questa è la situazione “classica”, per così dire, dei tanti studenti che per un motivo o per un altro non riescono a stare al passo con gli impegni dell’anno accademico e finiscono fuoricorso, accusando tutte le problematiche del caso, tra ansia e paura per il futuro.

Molti di questi studenti non ne parlano, alcuni per riserbo, altri per vergogna. Ma per fortuna c’è chi di tanto in tanto offre la sua testimonianza, spesso condita di umori che restituiscono una tridimensionalità altrimenti inaccessibile. Questo è il caso della studentessa che si dice stanca: “Sono al quarto anno fuoricorso di una triennale umanistica inutile per il mondo del lavoro e mi sono stufata”.

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Il post della studentessa: “Sogno di svegliarmi e aver finito”

“Post sfogo”, scrive la studentessa fissando subito l’intento del suo post. “Scusate, sarò breve. Sono al quarto anno fuoricorso di una triennale umanistica inutile per il mondo del lavoro (quindi è da 7 anni che sto sempre qua) e mi sono stufata”. 

Gli alti e i bassi non fanno che complicare una situazione già difficile: “Pochi giorni fa ero contentissima di aver passato finalmente con le mie sole forze un esame scritto e orale che mi stava facendo disperare (e con un bel 25, fatemi vantare per qualche secondo) e adesso sono ricaduta nel loop ‘oddio ho ancora 5 esami basta non ne posso più’”.

“Sogno di svegliarmi e aver finito ’sta c***o di laurea”, conclude la studentessa, che chiede: “Qualche disperato come me che vuole sfogarsi?”.

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I commenti: “Stessa sensazione ogni volta che passo un esame: non riesco a essere contento”

Tra i commenti, c’è qualcuno che ha risposto all’appello della studentessa raccontando di sé: “Sono stato in una situazione molto simile”, scrive un utente. “Poi ho capito che era un dissanguamento economico perenne, e che finché avevo l'uni come palla al piede non avrei potuto applicarmi seriamente a nulla a livello lavorativo, e che finirla era la strada più giusta a livello pratico che avevo”. Continua lo studente: “Poi magari non servirà a nulla perché anche la mia è una umanistica di m***a inutile, ma sempre meglio cercare lavoro con una laurea umanistica e applicarsi a più campi, che spendere migliaia di euro per non averla. Ce la puoi fare, ti serve solo vedere la motivazione a livello pratico”.

La studentessa, poi, non è la sola a guardare in avanti con una certa apprensione: “Fuoricorso di un anno”, scrive un altro utente, “stessa sensazione ogni volta che passo un esame. L'altro giorno ho passato anche bene un esame impegnativo che mi ha sbloccato finalmente la possibilità di fare il tirocinio, eppure tornato a casa non riuscivo a essere contento ma solo a pensare agli esami rimanenti e al ritardo”.