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Studentessa di Medicina che si copre il viso per la paura di un esame

Non tutti vivono il percorso universitario nello stesso modo. C’è chi riesce senza problemi a sostenere un esame dopo l’altro, così come c’è chi si ferma prima del tempo con una consapevolezza in tasca: “lo studio non fa per me”. Ma tra i due estremi c’è una folta schiera di studenti che arrancano e continuano, che inciampano e si rialzano, che si bloccano e ricominciano. E il clima competitivo accademico di certo non aiuta: a complicare le cose spesso arriva anche l’ansia e la paura di fallire

Emblema di tutto questo è la storia raccontata su Reddit dalla studentessa di Medicina, che da una brutta esperienza a un esame non si è più ripresa. E adesso la paura di tornare a sedersi di fronte a quel professore così severo le fa tremare le gambe: “In tutti gli appelli successivi mi sono iscritta e dalla paura non mi sono MAI presentata, neanche per assistere agli esami degli altri”.

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La studentessa che non riesce a presentarsi all'appello: “A una settimana dall'esame comincio a dare di matto”

Scrive la studentessa su Reddit: “Breve recap della mia storia: sto al quinto anno di medicina ma devo ancora finire gli esami del secondo, cioè fisiologia. Ho cominciato a studiarla subito dopo aver fatto anatomia a luglio 2023, ma sono solo riuscita a presentarmi all'appello di novembre, dove sono stata bocciata (giustamente)”. Ma da qui in poi le cose non sono andate nel verso giusto: “In tutti gli appelli successivi mi sono iscritta e dalla paura non mi sono MAI presentata, neanche per assistere agli esami degli altri”.

“Mi rendo conto che il mio comportamento è irrazionale e non ha senso”, spiega ancora la ragazza, “infatti quando mi iscrivo all'appello un mese prima sono molto motivata, penso che questa sia la volta giusta ecc., poi quando arrivo a una settimana dall'esame comincio a dare di matto, a smettere di studiare e a piangere sempre.

Clima terroristico attono all'esame: "Solo il 10% lo passa" 

La studentessa di Medicina sembra conoscere i motivi per cui continua a rimandare: “Penso che i miei problemi principali siano la paura del professore (nella mia università c'è un clima terroristico intorno a questo esame, dovuto al fatto che solo il 10% lo passa quando va bene e chi viene bocciato non è esente dall'essere insultato pesantemente dal professore), e il fatto che sono perfezionista (non è umanamente possibile ricordarsi ogni nozione di 3000 pagine e me ne rendo conto, ma comunque non riesco)”.

E così arriviamo al presente, con un altro appello all’orizzonte. “Ecco, questa volta l'esame è il 20 maggio, non mi sento per niente preparata e l'unica cosa che vorrei fare è disiscrivermi dall'appello. A questo punto pensare di passarlo con la preparazione che ho è impossibile, quindi il mio obiettivo sarebbe presentarmi e basta. Ma solo il pensiero mi fa venire la nausea. Mi sento davvero una fallita”.

Da qui la ricerca di qualche consiglio utile: “Se qualcuno si è trovato nella mia stessa situazione, cioè bloccato per mesi per un esame, mi farebbe piacere sentire come ne siete usciti”.

Scrivania della studentessa che si prepara per l'esame di Medicina

I commenti degli utenti: “Il prof boccia il 90% degli studenti, se boccerà anche te, sarai solo una di più”

E qualcuno effettivamente ha risposto all’appello della studentessa: “Medicina è tosta”, scrive un utente. Non ci vedo nulla di sbagliato ad avere paura, immagino che il clima sia terroristico e questo non aiuta”

E ancora: “Lascia perdere la motivazione, sei arrivata dove sei per la disciplina di farti il filo giorno dopo giorno e grazie al coraggio di dare esami nonostante tutto fosse altamente stressante. Queste qualità te le porterai dietro per tutta la vita, e non è roba da poco. Vai all’esame, prova quello stress, va benissimo così, se non andrà bene vorrà dire che andrà meglio la prossima volta. Tu dai il massimo pur sapendo che quella sensazione dovrai purtroppo portartela dietro”.

C’è poi chi offre un’altra chiave di lettura a partire dalla propria esperienza: “Forse non è quello che vorresti sentirti dire, ma provo lo stesso. L'unico modo per uscire da questo genere di situazioni secondo me è razionalizzare. Perché hai paura del professore? Boccia il 90% degli studenti, se boccerà anche te, sarai solo una di più. Nessuno ti giudica, nessuno si ricorderà di te in particolare per il fatto di essere stata bocciata. Nemmeno il professore: posso assicurarti che se anche verrai cacciata a male parole, alla prossima sessione non saprà più chi sei”. Conclude l’utente: “Quindi, che ti costa esattamente provare? Se il rischio è solo quello di essere bocciata, che è la normalità per questo esame, tanto vale che provi”.

Data pubblicazione 13 Maggio 2024, Ore 11:39
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