
Il passaggio dalla scuola all’università rappresenta una fase cruciale e complessa per molti giovani. E talvolta non mancano i problemi. Gli studenti, abituati al contesto protetto e strutturato della scuola, possono trovarsi disorientati all’interno dell’ambiente accademico, che richiede maggiore autonomia, oltre a una discreta capacità di autogestione. Il cambiamento può quindi portare con sé una buona dose di ansia e di stress, che si fa ancora più intensa nel momento in cui i risultati non rispecchiano le aspettative.
È questo il caso dello studente che racconta la sua situazione difficile su Reddit: alunno bravo e diligente al liceo, si ritrova ora ad affrontare una battuta d’arresto all’università nonostante l’impegno e la passione.
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Il post dello studente: “L'università sta facendo crollare tutto il mio teatrino”
“Sono al primo anno di ingegneria”, si presenta lo studente su Reddit. “Al liceo sono sempre stato uno studente diligente, bravo e studioso e lo dimostravo con le mie valutazioni”.
E fin qui tutto bene. I problemi sono iniziati con l’ingresso nel mondo universitario, così diverso da quello scolastico. Le cose hanno subito assunto una piega sbagliata, tanto da spingere lo studente a mettere in dubbio le sue capacità, e insieme a queste il suo passato: “Tuttavia, l'università mi sta facendo crollare tutto questo mio 'teatrino', dai voti eccellenti sto affrontando un fallimento dopo l'altro, ho la costante ansia che i miei compagni di corso mi giudichino (anche se so che a loro non interessa minimamente di me hahah) e io non riesco a dimostrare a tutti che in verità sono meglio di così”.
Il problema non sembra essere legato all’impegno né tantomeno alla scelta di una facoltà sbagliata: “Non pensate che non studi, lo faccio anche tanto ma finisco sempre a fallire e questo mi sta demoralizzando sempre di più, so che questa è la facoltà per me e mi piace, ma non so perché sto calando così tanto”.
I commenti al post: “L’università non è più difficile, è solo diversa, devi imparare le regole di un gioco nuovo”
Sono stati tanti i commenti sotto al post: “Stai calando perché è difficile, è normale”, scrive un utente, che continua: “Il teatrino imparerai a buttarlo giù con gli anni, dopo i 30 si è troppo stanchi per fare la parte di qualcuno che non si è”.
Qualcuno dice la sua partendo da un parallelismo videoludico: “Le superiori sono difficili quanti battere la lega pokémon. L’università è un altra cosa. Sai perché stai male? Perché ti sei messo su un piedistallo, e ora sei caduto, basterebbe non mettersi, rimanendo umili con se stessi”.
La situazione presentata dallo studente non è poi un unicum. Diversi quelli che raccontano di aver vissuto esperienze simili: “Ci sono passato anche io. Al liceo ero probabilmente il più bravo della scuola, all'università uno qualsiasi, e la cosa mi ha davvero messo in crisi”.
“Sei giovane e ti stai confrontando con difficoltà nuove”, commenta un altro utente, che spiega con lucidità: “A scuola forse riuscivi meglio a tutelare la tua autostima col semplice impegno, o forse eri così bravo da campare di rendita. L'università non è più difficile, è più che altro diversa. Devi imparare le regole di un gioco nuovo, ci sta sentirsi disorientati. La prima regola che devi imparare è che l'università è una battaglia per l'autostima. I tuoi compagni si sentono sollevati se il tuo rendimento è scarso, è vero, ma non è per ego, è per la stessa insicurezza che stai provando tu. Devi imparare a slegare la tua autostima dai risultati, e gradualmente sforzarti di accettare che ci saranno alti e bassi, che gli altri potranno rendere più o meno di te, ma che spesso ciò sarà legato alla fortuna, alla performance del singolo giorno, più che al valore individuale”.