
L’università italiana sembra perdere il suo charme per circa la metà dei neodiplomati italiani. E se dopo la maturità scelgono la via dello studio, allora preferiscono iscriversi ad un ateneo privato.
Il Rapporto del Cnvsu (Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario) descrive un sistema universitario che è ancora di qualità, ma che gli studenti scelgono sempre meno.MENO ISCRITTI - Dopo i primi effetti positivi introdotti con la riforma del "3+2", i giovani diciannovenni preferiscono entrare subito nel mondo del lavoro (sempre che riescano a trovarlo) piuttosto che iscriversi all’università. Semmai l’alternativa più allettante, per coloro che escono dalle superiori con un buon voto alla maturità, è quella di entrare in una delle università private più prestigiose.
MENO ABBANDONI, MA PIU' FUORICORSO - Anche se calano gli studenti che abbandonano gli studi accademici tra il primo e secondo anno, aumentano del 40% i ragazzi fuoricorso. Inoltre nell’a.a 2009/2010 sono diminuite le immatricolazioni e anche le iscrizioni agli anni successivi. E per quanto riguarda i laureati, nel 2009 sono stati meno di 300mila quelli che hanno ottenuto la corona d’alloro.
Per approfondire i dati del XI Rapporto del CNVSU sullo stato del Sistema Universitario:
Breve analisi del Rapporto CNVSU
XI Rapporto del CNVSU
Cristina Montini