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Aula universitaria vuota dopo gli insulti sessisti della docente

Protagonista della storia è una docente universitaria di portoghese che si occupava degli studenti Erasmus. Si “occupava”, sì, perché ora è stata rimossa dal suo ruolo. Il motivo: rivolgeva frasi insultanti e sessiste alle studentesse: “Hai dimenticato le mutande?”, chiedeva.

E poi gli appellativi inappropriati, sempre nei confronti delle ragazze, che definiva “cicciottelle” o “prostitute”.

Come riporta il ‘Corriere della Sera’, a denunciare il fatto è stato il collettivo Lgbtq+ Prisma, facente parte del coordinamento universitario Link.

Docente universitaria sollevata dall’incarico

La docente, una professoressa di portoghese, alla fine ha pagato con la rimozione dal suo ruolo. Hai dimenticato le mutande?, chiedeva alle studentesse, che poi appellava come cicciottelle o piranhas

La denuncia è arrivata Prisma, collettivo Lgbtq+ del coordinamento universitario Link. Le studentesse del collettivo hanno raccolto le testimonianze già dallo scorso maggio. E poi hanno passato la palla al Comitato unico di garanzia dell’ateneo. Alla fine dell’istruttoria, l’università ha quindi preso una decisione, sollevando dall’incarico la prof, che non si occuperà più degli studenti Erasmus.

Gli insulti della prof: “Ma che belle piranhas queste ragazze!”

Approfondiamo ora la questione degli insulti. La questione sarebbe da ricondurre al 10 maggio, durante una giornata dedicata alla lingua portoghese nel dipartimento di Studi europei, americani e interculturali. Un gruppo di studenti, per l’occasione, avrebbe presentato un lavoro che ruotava intorno ai termini sessisti associati alle donne, tra cui l’appellativo “piranhas”, usato in portoghese per dare volgarmente della “prostituta” a una ragazza. Lo stesso termine sarebbe stato usato in maniera del tutto inappropriata dalla docente al termine della lezione: Ma che belle piranhas queste ragazze!.

E ancora, durante la stessa giornata, alla lettrice di brasiliano avrebbe detto: Hai dimenticato le mutande?”. Infine, la frecciatina alle ragazze cicciottelle che si avventano sul cibo e non tengono alla linea”. Frase, questa, bollata di grassofobia dal collettivo.

Di fronte alle accuse mosse nei suoi confronti, la prof si è difesa provando a minimizzare la cosa. Alla fine, però, l’università si è decisa per l’intervento, cambiandole l’incarico. Ma per il collettivo non basta: Non è arrivata alcuna scusa e la posizione è cambiata solo per il Brasile.