
L'Ateneo di Harvard, uno dei più importanti del mondo, ha espulso un gruppo di studenti (una decina) per aver postato frasi e materiale offensivo e violento. L'università ha scoperto un gruppo intitolato "I meme di Harvard per teenager borghesi eccitati" - in cui i ragazzi si scambiavano post riguardanti l'Olocausto, abusi sui minori, violenze sessuali e molto altro, il tutto condito da insulti.
Insomma, una quantità di commenti, foto e video osceni che sono costati loro il posto in una delle più importanti università del mondo. Non è la prima volta che l'università statunitense deve far fronte a una situazione del genere. Già la scorsa primavera alcuni studenti avevano inserito frasi razziste e il rettore era intervenuto con un comunicato di condanna.
Frasi shock su Facebook
"Nei tempi in cui viviamo si usa la rete come espressione della personalità, scegliendo di comunicare online anche informazioni sensibili politicamente. Ma è diritto dell'istituzione universitaria, e in America prevale quella di tipo privatistico, tutelare i propri interessi reputazionali. Sarebbe peggio se si conoscessero questi dati e non li si utilizzassero", afferma all'agenzia di stampa ANSA Mario Morcellini, commissario Agcom. La chat degli studenti era cresciuta fino a 100 partecipanti, così come riporta il giornale studentesco "The Harvard Crimson". Il controllo delle Università sugli studenti sta crescendo nel corso degli anni. Secondo un sondaggio rilasciato alcuni mesi fa, gli addetti alle ammissioni hanno dichiarato di aver guardato i profili social dei ragazzi. La decisione dell'importante ateneo rientra nelle clausole stabilite dalle università sulle future matricole e si inserisce in una serie di provvedimenti sempre più stringenti degli atenei statunitensi contro il fenomeno incontrollato degli abusi e le violenze nelle comunità studentesche e in generale sul cyberbullismo.