Mi mancano 5 esami e ho la media del 30, ma non ho più voglia di studiare

L'equilibrio tra formazione accademica, carriera lavorativa e aspirazione personale rappresenta una sfida significativa per molti giovani alle prese con il percorso universitario. Qual è la strada giusta? 

È proprio questo dubbio che emerge nel post social di un giovane 23enne che si trova in una posizione scomoda: da un lato, gode di un impiego stabile come funzionario IT in un comune locale, mentre dall'altro è alle prese con gli ultimi esami e la tesi di laurea senza la voglia necessaria per portare a termine il suo percorso accademico. “Mi mancano pochi esami a laurearmi in corso ad una magistrale di ingegneria”, scrive, “ma non ne ho più voglia, né reale necessità. Mi piacerebbe leggere qualche altra opinione, tutto qui”,

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Il post dello studente: “Il fatto è che non ne ho più voglia, proprio zero”

Scrive lo studente su Reddit: “Il contesto è il seguente: sono un ragazzo di 23 anni laureato triennale in ingegneria, ramo IT, e sono al momento iscritto ad una magistrale in ingegneria, sempre ambito IT. Nel frattempo sto lavorando come funzionario IT in un comune qui intorno, con contratto a tempo indeterminato (uhm, be', sempre che io passi il periodo di prova)”. Continua a spiegare: “Mi mancano cinque o sei esami, non so, dovrei rivedermi il piano, più la tesi da fare da zero. La media è del 29 e qualcosa, quasi 30. Il fatto è che... uh... non ne ho più voglia, proprio zero. Saranno forse sei-otto mesi che ho perso la motivazione, ed ora che ho un lavoro ho perso anche l'incentivo”. 

“Non che io voglia smettere di studiare, sia mai!”, precisa il 23enne. “Ci sono ancora tanti campi che desidero approfondire, e almeno un paio di altre lauree che desidero intraprendere. Di natura molto diversa. Semplicemente questo percorso non fa per me”.

Per quanto riguarda i consigli: “Famiglia ed amici sostengono fermamente che, seppur sia io liberissimo di interrompere il percorso (e ci mancherebbe, dico io! Se no chi chiami, la polizia delle lauree?), dovrei cercare di stringere i denti e terminare così da avere eventualmente maggiori possibilità lavorative (in un campo in cui ho ormai perso interesse, e per cui sono già lavorativamente sistemato?) oppure che se interrompessi adesso avrei per così dire "sprecato" 18 mesi (e ciò giustificherebbe buttarne via altri sei?) per non ottenere niente. C'è d'altro canto chi suggerisce un periodo di pausa come alternativa, che siano sei mesi o giù di lì, ma allora, chiedo io, vale la pena di prolungare il supplizio? E per che cosa? Naturalmente non ho ancora preso alcuna decisione, non prima di sapere se sarò assunto”.

Riassume, quindi: “Mi mancano pochi esami a laurearmi in corso ad una magistrale di ingegneria, ma non ne ho più voglia, né reale necessità. Mi piacerebbe leggere qualche altra opinione, tutto qui”.

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I commenti al post: “Stringi i denti, prenditi il tempo che ti serve e portati a casa quello che è già in buona parte tuo”

Tra i commenti, il consiglio che va per la maggiore è sicuramente quello di farsi forza e di andare avanti con l’università, anche a costo di alcuni compromessi. “Finisci anche in più tempo e/o con voti bassi”, scrive qualcuno. “Lasciare a così poco dal traguardo non ha senso per risorse già investite. Nella vita mai dire mai e potrebbe servirti il pezzo di carta in futuro, ormai lo sforzo da fare è troppo minore in proporzione con quelli che hai già fatto”. O ancora: “Non voglio replicare gli altri commenti, perciò ti consiglio solo di abbassare il tiro e finire con calma. Prenditi il tuo tempo, anche un esame a sessione. Prova e se poi ti senti sempre giù, noi siamo qui. Vedrai che cambiando marcia riesci meglio”. E poi c’è chi parla della propria esperienza per offrire uno spunto in più: “Ciao, ho iniziato a lavorare dopo la triennale (ingegneria, non IT), con la promessa di fare la magistrale lavorando. Il carico tra lavoro e studio non era gestibile, ho dovuto mollare una delle due e per varie ragioni è stato lo studio, ma non avevo dato ancora nessun esame. A distanza di oltre 10 anni non dico che me ne pento ma ci penso spesso. Il consiglio che ti posso dare io, dopo che ci hai investito già tempo e risorse e passato esami con una media di tutto rispetto, è quello che ti hanno già dato altri: stringi i denti, prenditi il tempo che ti serve, dai questi benedetti esami con qualunque risultato e portati a casa quello che è già in buona parte tuo”. 

Ma c’è chi la vede diversamente: “Fratello mio, a me mancavano 5 esami per finire la triennale in ingegneria informatica ed ora sono andato a studiare discipline storiche filosofiche (la mia passione fin da piccolo) e sono più felice che mai. Devi tu guardare dentro te stesso e capire cosa ti piace davvero e soprattutto per cosa sei disposto a fare sacrifici”.

E immancabile l’utente un po’ più severo: “La voglia la trovi, perdere la voglia non è una motivazione sufficiente per abbandonare gli studi”.