
Quando la volontà per raggiungere un sogno è tanta, niente e nessuno potrà impedire di raggiungerlo. Lo ha dimostrato Mauro Glorioso, 26 anni, il cui sogno era di diventare medico. Ma due anni fa, un brutale incidente provocato da un gruppetto di cinque ragazzi lo ha reso tetraplegico, rischiando di far svanire quel traguardo.
Oggi, però, nonostante il trauma, il ricovero e la riabilitazione, e un periodo durissimo in cui ricorda che "il silenzio era assordante e l'unica voce che parlava era quella del dolore", Mauro si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino. Una soddisfazione raggiunta con una determinazione che è un vero e proprio inno alla vita.
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Finalmente Dottore
L'Aula Magna delle Molinette è stata il palcoscenico della sua rinascita. Subito dopo aver discusso la tesi e conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, Mauro è uscito con un sorriso pieno di emozione, ma anche di leggerezza, riuscendo persino a fare ironia sul terribile incidente: "Il voto? Non mi interessa, direi che ho tante giustificazioni".
Circondato dai colleghi di università, dagli amici arrivati da Palermo e dai familiari, tutti commossi, Mauro ha raccontato il suo percorso con calma e lucidità. "È una grande emozione, è stato un cammino lungo. È bello arrivare al proprio obiettivo, nonostante tutto", ha affermato.
Un traguardo, il suo, reso possibile anche grazie a un sostegno fondamentale: "Non sono mai stato solo. L’università mi è stata vicina, e questo mi ha aiutato ad affrontare anche i momenti più difficili. Di solito l’ambiente accademico è percepito come distante, ma per me è stato l’opposto. È stato importante sentirlo così presente".
La tesi: tra medicina e IA
Il suo lavoro di tesi è un altro segnale della sua voglia di guardare avanti, unendo tecnologia e medicina. Mauro si è laureato all'Università di Torino con una tesi sperimentale sull'utilizzo della Tac nell'infarto del miocardio. Il titolo è: "Valutazione della funzione biventricolare tramite Cct in pazienti con recente StemI".
Un lavoro giudicato dalla commissione meritevole di pubblicazione. Nella sua ricerca, Mauro ha studiato come utilizzare la TAC per valutare lo stato del cuore dopo un infarto. Un approfondimento che ha incluso anche l’uso dei software di intelligenza artificiale in radiologia.
Quella sera ai Murazzi
La vita di Mauro Glorioso è cambiata drasticamente in una sera di gennaio. Frequentava il primo semestre del quinto anno del corso di medicina e chirurgia a Torino, quando si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un gruppo di cinque giovani decise, con un gesto folle, di scagliare giù dai Murazzi una bicicletta, che purtroppo lo colpì. I responsabili sono stati in seguito condannati per tentato omicidio.
Per Mauro, dopo l'incidente, sono seguiti lunghi mesi di ricovero e riabilitazione, un tempo in cui il suo sogno sembrava essersi infranto. Lui invece non ha mollato: "Ci è voluto tempo, ma penso di aver acquisito una nuova forza", ha ammesso.
E riguardo agli autori di quel terribile gesto, la sua lucidità è incredibile: "Mi sono abbastanza distaccato dai colpevoli dell’incidente: credo che la giustizia debba fare il suo corso. Io preferisco concentrarmi su altro, su me stesso e sul mio percorso".
Obiettivo futuro: la specializzazione
Oggi, con la laurea in tasca, Mauro può finalmente guardare ai prossimi obiettivi: "Ora mi piace l’idea di avere tempo per decidere del mio futuro. Ho qualche progetto in mente, ma chissà…", ha raccontato, entusiasta.
È consapevole che il percorso è appena iniziato: "Superata questa valanga di emozioni, mi prenderò un momento per me, per riflettere sul presente e sul futuro". Il prossimo passo sarà il test per la specializzazione a luglio: "Ho tempo per studiare e decidere come proseguire".
In questo giorno speciale, Mauro ha raccontato: “Non è il primo giorno in cui mi sento felice, ma oggi lo sono in modo diverso”, e lancia un messaggio a tutti, soprattutto a chi ha dovuto affrontare una difficoltà, come è successo a lui: "L’uomo si adatta a tutto, anche nei momenti peggiori".