
Luca rientra in quel 3% di studenti ammessi provenienti da ogni parte del globo e non nasconde la sua emozione in un'intervista rilasciata a 'Ladige.it'. L'iter per l'ammissione è iniziato lo scorso anno quando Luca ha fatto domanda tramite 'Common App' - piattaforma che mette in contatto i college americani con gli studenti interessati – e adesso solo l'esame di Stato separa Luca dalla coronazione di un sonno.
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L'ammissione passa per la media voti
Il giovane di Rovereto infatti ha una vera e propria passione per la lingua inglese che studia fin dalla tenera età. Ma qual è stata la formula di Luca per raggiungere questo importante traguardo? ”Nessun segreto. Ho sempre studiato tanto. Penso che ci voglia molta determinazione e consapevolezza, e sapersi informare. Anche un po’ di fortuna, perché ci sono fattori fuori dal proprio controllo” ha rivelato il 18enne. E, a ben vedere, sono doti necessarie per affrontare una selezione – quella del college americano - davvero dura: ”Il primo requisito è la media dei voti che deve essere sopra il 9 e se c’è un trend positivo ancora meglio. Io sono partito con la media dell’8.5 e sono arrivato all’attuale 9.5. Poi bisogna inviare alla commissione esaminatrice alcune composizioni scritte. Ti chiedono di presentarti come persona e come studente per far emergere la tua personalità, i tuoi interessi e le tue passioni”.
La didattica nei college americani
Economia e politica sono le passioni di Luca che ha anche spiegato alla commissione la sua attività pomeridiana di aiuto compiti per i bambini delle elementari. Il giovane non ha però intenzione di limitare la propria esperienza formativa e per questo – sostiene Luca – gli USA sono la meta ideale: ”Negli Usa c’è un sistema definito “liberal arts system” che consiste nell’unire il concetto di specializzazione a quello dell’esplorazione delle discipline. Cioè, oltre a studiare le materie in cui ti specializzi – nel mio caso scienze politiche e economia - puoi scegliere vari ambiti per, appunto, esplorare altre discipline che spaziano dalle scienze sociali a quelle naturali”.Un paradiso per tutti coloro intenzionati ad accrescere il proprio sapere, unendolo al pragmatismo che da sempre caratterizza il circuito universitario americano. Così, dopo la laurea, Luca non ha dubbi: ”Mi sono già confrontato con italiani che studiano lì e tutti dicono che è fantastico, per il livello accademico, per le risorse, per il campus. E penso che dopo Harvard la mia vita proseguirà negli Usa”.