
Trovare lavoro per neolaureati sembra essere diventato utopia per i nostri giovani italiani. In Unione Europea fa peggio solamente la Grecia
LAVORO NEOLAUREATI: L'ITALIA TRA I PAESI PEGGIORI
C'è da spaventarsi a leggere gli ultimi dati rilasciati da Eurostat secondo cui i laureati italiani faticano terribilmente a trovare lavoro. In realtà, monitorando il panorama del paese, non dovrebbe essere una sorpresa, ma in termini assoluti la difficoltà è ben evidente. La situazione dei neolaureati italiani a tre anni dal conseguimento del titolo è questa: solo 4 giovani su 10 trovano ed hanno un lavoro. Lo studio, condotto sulla base europea, ci trascina in penultima posizione tra gli Stati membri. La media dei colleghi neolaureati Europei è nettamente lontana: 8 giovani su 10 tendono ad avere un'occupazione.
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LAVORO NEOLAUREATI: GRECIA PECORA NERA, GERMANIA TOP
Chi fa peggio? Solamente la Grecia che, peraltro, si trascina dietro il default degli scorsi mesi. In realtà il dato è più o meno simile a quello italiano: 45% tricolore contro il 44.3% dei neolaureati greci. Un'ecatombe rappresentato anche dal grafico proposto di seguito. In testa alla graduatoria invece troviamo la Germania: il tasso di occupazione riferito ai laureati tedeschi da tre anni è pari al 93,1 per cento (oltre 40 punti percentuali in più rispetto a noi), mentre quello dei diplomati è del 67 per cento (contro il nostro 35% circa). E non solo questo. Il paese guidato dalla Cancelliera Merkel è l’unica Nazione dell’UE a 28 a non aver visto ridursi il tasso di occupazione complessivo dei giovani laureati e diplomati a causa della crisi: passando dall’86,5% del 2008 al 90% del 2014. Quando le tendenza degli altri paesi 'fratelli' invece vede una diminuzione media di almeno 8 punti percentuali (in Italia, come sempre, è calato del 20%: dal 65,2 al 45 per cento). Che dire. Rischiate l'avventura estera, sicuramente il titolo di laurea viene considerato di più.