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inchiesta urbanistica Milano

Milano, si sa, è la città che non dorme mai, e negli ultimi anni è diventata anche la meta preferita per tantissimi studenti universitari, sia italiani che internazionali. Con oltre 190mila iscritti, di cui quasi la metà fuori sede, la richiesta di alloggi è schizzata alle stelle, creando un vero e proprio “boom” nel mercato immobiliare, anche degli studentati. 

Per accontentare tutta la richiesta degli alunni orientati a ottenere un letto in queste strutture, meglio se pubbliche o convenzionate, servirebbero 45mila posti, ma l'offerta attuale si ferma a circa 14.500, un terzo della domanda.

Ed è proprio in questo contesto di fabbisogno alle stelle e offerta limitata che si sono inseriti tanti progetti privati (o in partnership con il pubblico) per costruire nuovi studentati. Vista il giro di affari che gravita attorno a questo settore.

Ma, come segnala un'inchiesta apparsa su "Il Corriere della Sera", proprio su alcuni di questi progetti si sono accesi i riflettori della Procura di Milano, con inchieste che hanno bloccato o rallentato molti cantieri, mettendo a rischio circa 7.000 posti letto aggiuntivi previsti entro il 2028. 

Indice

  1. Il cantiere sotto inchiesta
  2. A rischio i progetti con i fondi PNRR
  3. Nuovi posti letto con Olimpiadi ed Expo
  4. I posti letto delle Università
  5. Le offerte dei privati

Il cantiere sotto inchiesta

Un esempio lampante di questa situazione è il cantiere di via Lepontina, vicino allo scalo ferroviario di via Farini, parte del progetto "Scalo house". Qui, i magistrati hanno messo sotto sequestro la parte dedicata alla costruzione di case. Ma in questo caso lo studentato, con le sue 110 stanze e 122 posti letto, operativo a pieno regime dalla primavera del 2024, per ora continua a essere aperto. 

A maggio-giugno era già al completo con prezzi tra i 530 e i 700 euro in convenzione (con servizi esclusi). Online, però, si trovano stanze tra i 600 e i 1.000 euro al mese, servizi inclusi. 

In generale, a Milano, una singola costa tra gli 850 e i 1.500 euro, mentre una doppia si aggira tra i 450 e i 650 euro. Insomma, nonostante le inchieste, il business degli studentati non si ferma.

A rischio i progetti con i fondi PNRR

La situazione diventa più intricata quando si parla dei progetti di rigenerazione urbana che coinvolgono gli studentati, alcuni dei quali sono finiti al centro di accuse pesanti. Un caso emblematico è quello degli scali ferroviari, sette grandi aree sparse per la città. 

Per quelli di Greco e Rogoredo, e a San Leonardo, la società responsabile del progetto ha rinunciato ai finanziamenti del PNRR ad aprile. Questo significa che i 1.484 posti letto previsti in queste aree subiranno dei ritardi, anche se i progetti non sono stati abbandonati del tutto. 

Altri progetti importanti, come i campus allo Scalo Farini (con 200 posti per l'Accademia di Brera) e alla Goccia-Bovisa (500 posti per il Politecnico), sono ancora in attesa del via libera definitivo dagli uffici comunali. Facile immaginare che, visto quello che sta accadendo, ci potrebbero essere ulteriori ritardi nelle autorizzazioni.

Nuovi posti letto con Olimpiadi ed Expo

C'è poi la questione delicatissima dello scalo di Porta Romana, un progetto particolarmente seguito dalle indagini della Procura e che vede un vero e proprio "braccio di ferro" tra pubblico e privato sul pagamento degli extracosti. 

Qui sorgerà il Villaggio Olimpico, che ospiterà gli atleti dei Giochi di Milano e Cortina nel febbraio 2026. Una volta finite le Olimpiadi, diventerà il più grande studentato d'Italia, con 1.700 posti convenzionati, di cui il 30% a tariffa agevolata (circa 450 euro al mese, spese escluse, contro i 650 euro).

Sui terreni dell'Expo, ora distretto dell'innovazione Mind, traslocherà invece il campus scientifico della Statale, con 1.152 posti letto e prezzi che andranno dai 500 ai 650 euro al mese, ma con ben 400 posti a tariffe calmierate di circa 250 euro al mese. L'inaugurazione è attesa per l'anno accademico 2027/28.

I posti letto delle Università

Le università saranno le prime a sentire il peso della carenza di alloggi. Già sono state il teatro di proteste sul caro affitti, come il famoso "flashmob delle tende". L'equilibrio tra posti disponibili e richieste è sempre precario. 

Il Politecnico, ad esempio, offre 1.631 posti in cinque strutture per 4.500 domande, con prezzi che vanno dai 375 ai 640 euro al mese. 

La Statale ha 1.345 posti in sei indirizzi per 2.400 domande, a circa 250 euro. Alla Bocconi, le sette residenze coprono 2.100 posti su 5.000 domande (da 385 a 645 euro). 

La Cattolica, con nove tra collegi e residenze, offre 456 e 348 posti (da 140 a 630 euro). La Bicocca, a fronte di 1.240 richieste, propone 545 posti (da 252 euro). Infine, la Iulm dispone di 244 posti per 250 richieste (da 350 a 450 euro).

Le offerte dei privati

Oltre ai posti gestiti direttamente dalle università, ci sono diversi operatori privati che offrono alloggi per studenti. Joivy, ad esempio, oltre al già citato studentato di via Lepontina, ha altre strutture in città come Tirana, Fulcorina, Spadari e Vespri siciliani. 

Poi c'è Camplus, con 1.050 posti letto in sette strutture sparse tra Bovisa, Città studi, Lambrate, Humanitas, Gorla e Sesto, con prezzi dichiarati a partire da 420 euro (ma online si trovano a partire da 540 euro). 

Aparto invece, offre 1.900 posti tra via Giovenale, via Ripamonti e via Durando, con prezzi minimi di 650 e 740 euro, servizi inclusi. 

Infine, Campus X è presente alla Bicocca e con un maxi-studentato da 960 posti a Nova Milanese, appena fuori città.

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