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Erasmus Days

Dal 13 al 18 ottobre, gli ErasmusDays 2025 tornano in più di 60 Paesi con oltre 10mila eventi dedicati alla mobilità, alla cooperazione e ai valori fondanti dell’Unione: libertà, uguaglianza, democrazia e diritti umani. Solo in Italia se ne contano 550, organizzati da scuole, università, enti di formazione e associazioni. 

Sei giorni per condividere esperienze, raccontare progetti e mostrare, attraverso testimonianze e iniziative, quanto l’Europa sia una costruzione quotidiana fatta di scambi, studio e partecipazione attiva.

L’iniziativa è promossa da tutte le Agenzie nazionali Erasmus+ INDIREINAPP e AIG con il patrocinio della Commissione europea.

Indice

  1. L’Italia in prima linea con tra scuole e università
  2. Dall’Emilia alla Toscana: l’Europa si racconta
  3. L’università si apre al mondo
  4. Inclusione e apprendimento continuo

L’Italia in prima linea con tra scuole e università

Il nostro Paese si conferma tra i più attivi, con l’80% delle iniziative promosse dalle scuole, segno di un entusiasmo che parte dai banchi. Conferenze, laboratori, mostre fotografiche, concerti e open day animeranno l’intera settimana. 

Tra le città protagoniste c’è per esempio Modena, Livorno, Foligno, Verona, Torino, Trento e Locri, ognuna con un approccio diverso: dal racconto delle esperienze di mobilità al dialogo tra studenti e imprese, fino ai workshop sulle nuove metodologie didattiche.

Dall’Emilia alla Toscana: l’Europa si racconta

A Modena, il Centro Europe Direct coordina una rete di eventi che coinvolge licei e istituti tecnici. Tra questi, “Building Bridges for Peace” al Liceo Muratori San Carlo e “Uniti nella diversità” all’IIS Venturi, due incontri che usano arte e testimonianze per parlare di cittadinanza attiva.

In Toscana, invece, l’iniziativa itinerante “MarERASMUS – Vivi i valori del Mare, esprimi il tuo futuro” farà tappa a Cecina, Livorno e Portoferraio, con un ponte simbolico tra scuole e aziende del settore marittimo-portuale.

L’università si apre al mondo

Gli atenei italiani non restano a guardare. A Verona, l’evento “Erasmus Day” coinvolge studenti, ex partecipanti e uffici internazionali per raccontare la mobilità come investimento personale e collettivo.

Il Politecnico di Torino lancia “Go Places with PoliTo”, un’iniziativa diffusa con info-point, webinar e una fiera internazionale delle università partner. A completare il quadro, il podcast “Ready. Set. Erasmus.”, che raccoglie voci e storie di chi ha vissuto l’esperienza in prima persona.

Inclusione e apprendimento continuo

Non solo giovani e studenti: anche il mondo della formazione per adulti e del terzo settore partecipa attivamente. A Trento, l’evento internazionale dedicato all’Apprendimento Basato sulle Sfide (CBL) propone un laboratorio interattivo per docenti e formatori, mentre a Locri, l’associazione La città del sole esplora il benessere e l’inclusione attraverso arte e attività outdoor. In entrambi i casi, l’obiettivo è lo stesso: mostrare come Erasmus+ non sia un ricordo di gioventù, ma un metodo di crescita permanente.

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