
Il campanile di Santa Maria in Via crollato, tanta paura e numerosi studenti che attendono di sapere quando poter rientrare nelle loro abitazioni. Succede a Camerino, città universitaria, dove le due scosse di terremoto di ieri hanno danneggiato il centro storico, tanti infatti gli edifici lesionati.
La testimonianza di uno studente
“Ero appena rientrato a casa dopo la giornata passata all’università, stavo parlando con una vicina di casa e all’improvviso si è sentito un boato e tutto tremava”. Così Riccardo Cocco, studente di Farmacia dell’Università di Camerino, racconta quanto accaduto ieri alle 19:11 al momento della prima scossa. Riccardo abita proprio nella palazzina accanto a dove c’è stato il crollo del campanile “La mia casa è in piedi ma non so se è agibile o meno, se dentro ci sono crepe”. Dopo la prima scossa, anche lui, come tanti studenti e abitanti di Camerino si è subito riversato in strada “Sono rientrato solo per prendere il cellulare, il pc e le chiavi della macchina e sono ritornato a casa dei miei genitori in Umbria. Non so quando potrò ritornare a prendere le altre cose, il centro è chiuso”.
Ecco i danni provocati dalle due scosse di ieri a Camerino
Università chiusa
Come Riccardo, anche altri studenti si trovano nella stessa situazione. A Camerino ci sono molti studenti: 750 solo quelli che solitamente alloggiano nei collegi universitari e che sono stati evacuati. Proprio a loro è andato uno dei primi pensieri della Protezione Civile subito dopo la scossa. Alcuni hanno trascorso la notte presso la struttura che solitamente ospita i mezzi del trasporto pubblico. Al momento l’Università ha annullato l’intera attività, lezioni, esami, sedute di laurea.
Manlio Grossi