
Nelle ultime settimane si sente sempre più spesso parlare di West Nile, un virus che si sta diffondendo in maniera abbastanza preoccupante anche in Italia.
Purtroppo, dopo il decesso di una donna di 82 anni a Latina lo scorso 20 luglio, i contagi confermati sono raddoppiati in poche ore. Siamo passati da 10 casi certificati dall'Istituto superiore di sanità nella prima parte del 2025 – con due decessi – ai circa 20 attuali, tra il Lazio e la Campania.
Questo ha fatto scattare l'allerta, e le autorità sanitarie stanno intensificando le misure di prevenzione.
Ma quali sono i sintomi da non sottovalutare e, soprattutto, come possiamo difenderci da questo invisibile "nemico volante"?
Indice
Cos'è questo virus?
Il virus West Nile è una malattia infettiva che è trasmessa principalmente dalle zanzare. Ma attenzione, non dalla temuta zanzara tigre. La responsabile è, infatti, la nostra zanzara comune notturna, quella che punge dal tramonto all'alba, la Culex pipiens: “Ha un aspetto marrone, grigiastro, con zampe sottili e ali trasparenti. Sono silenziose, però ci vuole un esperto, difficile distinguerle perché sono molto piccole”, afferma il virologo Fabrizio Pregliasco.
Il virus colpisce soprattutto gli uccelli selvatici, e le zanzare si infettano pungendoli. A volte, però, possono trasmettere il virus anche a "ospiti accidentali" come i cavalli e, purtroppo, noi esseri umani.
È importante sottolineare, quindi, che non si trasmette da persona a persona. In casi rari, l'infezione può avvenire tramite trasfusioni di sangue, trapianti di organi e, ancora più raramente, per trasmissione verticale durante la gravidanza o tramite il latte materno.
I soggetti più a rischio? Gli immunodepressi e le persone con più patologie.
I sintomi: come riconoscerli?
Il periodo di incubazione del virus va dai 2 ai 14 giorni. Per fortuna, però, la maggior parte delle persone che vengono infettate dal virus West Nile non mostra alcun sintomo.
Tra i casi sintomatici, circa il 20% presenta disturbi leggeri come: “Febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea o vomito, linfonodi ingrossati e delle eruzioni contanee (in pochi casi). Solo l'1% dei casi il virus può dare encefalite, confusione, rigidità del collo, convulsioni e paralisi”, afferma Pregliasco.
Nei bambini si manifesta spesso con una febbre leggera, mentre nei giovani i sintomi possono essere febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.
Negli anziani e nelle persone debilitate, la situazione può essere invece più seria. I sintomi più gravi, che si manifestano in meno dell'1% delle persone infette (circa 1 su 150), includono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In alcuni casi, gli effetti neurologici possono essere permanenti.
Le raccomandazioni: come difendersi?
Fondamentale è la prevenzione. Per questo, oltre ai piani di disinfestazione che vengono attuati sul territorio, sono state attivate anche procedure di sicurezza per le donazioni di sangue e i trapianti.
Noi, nel nostro piccolo, possiamo fare tanto per proteggerci, come usare repellenti per zanzare, soprattutto dal tramonto all'alba, quando la zanzara comune è più attiva. O indossando abiti lunghi, specie se ci si trova in aree con molte zanzare, e usare zanzariere a porte e finestre.
Molto importante è, poi, eliminare i ristagni d'acqua, grandi ma anche piccoli - come sottovasi, secchi, pneumatici abbandonati - essendo i luoghi ideali per la riproduzione delle zanzare.
La circolare del Ministero
Il Ministero della Salute, intanto, ha emanato una circolare ministeriale che è stata inviata a tutte le Regioni. Il documento, indirizzato anche agli ordini dei medici e agli istituti zooprofilattici, invita a "potenziare la sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile Virus e Usutu Virus" e "tutte le attività di sorveglianza integrata veterinaria".
L'Istituto Spallanzani di Roma - specializzato nelle malattie infettive - ha anche organizzato una riunione operativa con centinaia di medici, segno che l'attenzione è alta e si stanno coordinando gli sforzi per affrontare al meglio questa situazione.