
Cittadinanzattiva nel suo annuale focus arrivato alla 17esima edizione, presentato a Roma alla presenza del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ci mette davanti alla realtà drammatica delle condizioni in cui versano le strutture scolastiche esistenti in Italia.
Un crollo ogni tre giorni di scuola tra settembre 2018 e luglio 2019. Era dal 2013 che non si raggiungevano questi numeri. Dal 2013, si legge nel report, sono 276 i casi di crollo. Più di due scuole su cinque si trovano in una zona ad elevata sismicità.
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In un anno 70 crolli, 17 feriti
Ben settanta gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, tra settembre 2018 e luglio 2019. Parliamo di un episodio ogni 3 giorni di scuola, di cui 29 in regioni del Nord (Piemonte 6, Lombardia 16, Emilia Romagna 4, Veneto 2, Trentino Alto Adige 1), 17 nel Centro (Toscana 5, Lazio 10, Umbria 1, Marche 1), 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania 8, Puglia 6, Calabria 2, Sicilia 7, Sardegna 1). Tali episodi hanno provocato il ferimento di 17 persone, tra studenti e adulti.Davvero particolare il caso della Girolami, all'interno dell'istituto comprensivo Margherita Hack di Roma, quartiere Monteverde. L’edificio scolastico, segnala il rapporto Cittadinanzattiva, è stato dichiarato inagibile a seguito del crollo del controsoffitto, ad aprile scorso, in una classe dell’infanzia comunale. Gli alunni, circa 700, sono stati ricollocati in diverse strutture, addirittura in un altro Municipio, con pesanti ripercussioni sulle famiglie. Nonostante gli sforzi dell’Amministrazione municipale, che hanno consentito una riapertura parziale della scuola, ad oggi non è prevista una data di inizio lavori per la parte restante dell’edificio, quella interessata da interventi di tipo strutturale.
Fare di più per l'edilizia scolastica
In generale emerge un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Sebbene siano al momento disponibili almeno 4 miliardi e mezzo, soltanto 1 miliardo e 600 milioni circa sono stati effettivamente utilizzati o sono in fase avanzata di utilizzo.“Dallo stato di attuazione dei 15 principali filoni di finanziamento esaminati, emerge la quantità inusitata di passaggi tra i diversi enti e organismi di controllo e la farraginosità delle procedure per arrivare al loro effettivo utilizzo, spesso misurabile in anni - spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva - Oltre che di interventi di semplificazione dei meccanismi legati ai fondi, Comuni e Province hanno bisogno di supporto tecnico costante per aggiornare i dati, accedere ai bandi, progettare, appaltare e controllare gli interventi. Bene l’annuncio del ministro di istituire una task force con questi scopi".