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Premier israeliano Netanyahu
Flickr foto di Downing Street CC BY-NC-ND 2.0 DEED

Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu potrebbe essere davvero processato? Lunedì 20 maggio il procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) ha chiesto l'emissione di un mandato d'arresto contro il primo ministro israeliano e il suo ministro della Difesa, per "fondati motivi di ritenere che siano responsabili penalmente di crimini di guerra e crimini contro l’umanità” nella Striscia di Gaza.

La richiesta anche per Hamas

Il procuratore Karim Khan chiede anche ai giudici del tribunale internazionale dell’Aja (Paesi Bassi) un mandato d'arresto anche per i leader di Hamas, ma ovviamente la richiesta di tale procedura per un capo di Stato democraticamente eletto alla guida di una potenza occidentale ampiamente sostenuta dalla comunità internazionale comunità, è senza precedenti.

I tempi della decisione

Nel frattempo, la richiesta di Karim Khan è ora nelle mani di una giuria composta da tre giudici che decideranno se le prove soddisfano gli standard richiesti per emettere mandati di cattura.
Generalmente, per prendere una decisione del genere occorre almeno un mese, ma potrebbe volerci più tempo data la delicatezza della questione.

La richiesta prende di mira anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

I precedenti

La Corte penale internazionale nel 2012 ha condannato Charles Taylor, un ex signore della guerra liberiano diventato capo di Stato, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. L'ex presidente serbo Slobodan Milosevic morì nella sua cella all'Aia nel 2006 mentre era sotto processo per genocidio davanti al tribunale per l'ex Jugoslavia. Da parte sua, l'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic fu catturato nel 2008 e condannato per genocidio dalla stessa corte. Il suo leader militare Ratko Mladic è stato arrestato nel 2011 e condannato all'ergastolo.
 
Antonio Libonati