
Si tende a dimenticarlo, e in particolare in Italia dove i partiti politici riducono le elezioni europee a una questione nazionale (molto spesso lontana dalla realtà del Parlamento europeo), ma sono tutti i paesi dell'UE che dovranno scegliere i loro rappresentanti tra il 6 e il 9 giugno.
E come per l'Italia, sono disponibili studi e sondaggi sulle intenzioni di voto che consentono di anticipare i futuri equilibri di potere al Parlamento europeo.
A marzo, ad esempio, l'istituto Ipsos ha realizzato per Euronews un vasto studio nei 18 paesi più popolosi dell'Unione europea, che rappresentano il 95,7% della popolazione e l'88,9% degli eurodeputati.
Il sito Europe Elects aggrega poi i sondaggi realizzati in ciascun Paese.Volano i partiti di estrema destra ed euroscettici
Stessa tendenza nei Paesi Bassi, dove il partito di Geert Wilders (alleato della Le Pen al Parlamento europeo ) è in testa, con il 22% delle intenzioni di voto. In Belgio, Vlaams Belang (anche lui estrema destra) è in pole position con il 27%. In Austria, anche il Partito della Libertà austriaco FPÖ (che affianca la Le Pen nel gruppo Identità e Democrazia) supera il 27%.
Gli equilibri non sono sconvolti, ma…
Esempio ne è il Portogallo, dove il partito di estrema destra Chega, coccolato da Marine Le Pen e dalla Lega, dovrebbe mandare per la prima volta a Bruxelles i suoi primi eurodeputati a giugno, con il 15% di intenzioni di voto.
La destra estrema non sfonda ovunque
Stessa cosa per Svezia, Danimarca e Lituania che, come l’Irlanda o la parte vallona del Belgio, attualmente pongono la sinistra in cima alle intenzioni di voto. Resta da vedere se tutte queste tendenze verranno confermate alle urne.