
La musica? Per i giovani oggi passa attraverso internet e gli strumenti digitali. Infatti circa 3 teenager su 5 ascoltano la musica soprattutto grazie proprio Smartphone, mentre 1 su 10 predilige il pc.
È quanto emerge da una ricerca svolta da Skuola.net per conto di Una Vita da Social, l'iniziativa della Polizia di Stato per il corretto uso di Internet, su un campione di circa 1.500 studenti di scuole medie e superiori, per l'occasione del 67° Festival della canzone Italiana. Gli operatori della Polizia Postale e delle aziende sono infatti a Sanremo per la seconda tappa del tour. Attraverso un truck di 18 metri allestito con un’aula didattica multimediale con postazioni internet, ogni mattina, dal 6 al 12 febbraio, dalle 09,00 alle 18,00 in Piazza Colombo, stanno svolgendo incontri con studenti, genitori e insegnanti sull’utilizzo sicuro, consapevole, responsabile e critico della rete internet. Il truck ha già accolto circa 1.400 ragazzi provenienti da tutta la provincia.
Meno pirateria, più streaming
Grazie alla maggiore disponibilità di connettività, rispetto al passato si tendono maggiormente ad utilizzare strumenti legali per la fruizione della musica. Infatti quando si vuole ascoltare un brano, 1 ragazzo su 2 si rivolge a piattaforme di video sharing come YouTube e simili, mentre poco più di 1 su 5 a servizi di streaming come Spotify e simili.
Mp3? Fuori moda. E c'è chi paga
La ricerca inoltre conferma che la detenzione di enormi archivi in formato mp3 è una abitudine legata soprattutto al passato. Infatti il 45% circa dichiara di non essere in possesso di file mp3 scaricati da internet illegalmente. Tra chi invece ha scaricato musica - il restante 55% - ben 1 su 3 non sapeva di commettere reato. Circa 2 su 5 l’hanno fatto per ragioni economiche, e solo 1 su 4 si macchia di pirateria senza farsi troppi problemi. Contemporaneamente, tuttavia, crescono comportamenti di legalità: per il 35% - nonostante il web fornisca la possibilità di ascoltare brani gratuitamente – continua ad avere senso acquistare la musica pagando i diritti d’autore, in particolare per sostenere gli artisti e la discografia.