Alcune decine di persone sono rimaste gravemente ferite in seguito a un incidente stradale, mentre tornavano in bus da un'escursione nel sito archeologico di Machu Picchu, in Perù.
Secondo quanto riportato dai media locali, tra cui 'El Peruano', si contano almeno 31 feriti: tra loro anche 9 italiani, sei dei quali gravemente feriti. Stando a quanto si legge sembra proprio che la causa dell'incidente sia stata una disattenzione dell'autista alla guida.
Incidente Machu Picchu, cosa è successo?
Il bus viaggiava lungo la ripida scarpata che dal sito di Machu Picchu conduce fino a valle. Bisogna ancora accertare le cause, ma secondo anche l'azienda dei trasporti proprietaria del bus, alla base dell'incidente ci sarebbe stata una distrazione da parte del conducente del veicolo. Tra i feriti, anche venti passeggeri con gravi contusioni. ricoverati in ospedale per diverse fratture ossee. Tra di loro 14 turisti messicani, cileni e guatemaltechi. Invece, due giapponesi e un cinese avrebbero riportato ferite meno gravi. Nel frattempo, fa sapere 'RaiNews', il ministero degli Affari Esteri ha dichiarato che “l’ambasciata d'Italia a Lima si è attivata per fornire la massima assistenza consolare ai connazionali ed è in contatto con i famigliari”.
Dove si trova Machu Picchu e a quale altezza?
Machu Picchu si trova nella gola di Picchu, situata a metà strada fra le Ande e la foresta amazzonica. La città sorge proprio sull'altopiano da cui prende il nome, situato a 2.430 metri sul livello del mare. Alle sue spalle c'è la montagna di Huayna Picchu, che sovrasta l'intero sito archeologico.
Oggi è solo un cumulo di rovine, ma un tempo era il simbolo della massima espressione della cività degli Inca, vissuta tra il XII e il XVI secolo. Il sito è patrimonio dell'Unesco, nonché una delle sette meraviglie del mondo. Insieme agli Aztechi e ai Maya, gli Inca furono tra le più importanti civiltà precolombiane del Sud America. Da piccola popolazione prevalentemente riversata sulla costa, a vero e proprio impero nel dodicesimo secolo: ciò avvenne quando gli Inca si addentrarono nell'entroterra, iniziando a fondare piccole città e insediamenti lungo i numerosi fiumi della zona, e fino a colonizzare gli altipiani nel cuore delle Ande.
Quando la grande città di Cuzco espande il suo dominio su tutta la regione, gli Inca erano ormai un impero. La loro era una società prevalentemente agricola che si fondava sullo scambio delle merci: non esistevano denaro e proprietà, l'unica legge era quella del baratto. Agricoltori sì, ma anche piuttosto ingegnosi: gli Inca disponevano di una efficientissima rete stradale e grandi ponti di corda che collegavano città e grandi villaggi in modo da favorire i commerci e la diffusione di notizie anche da grandi distanze, grazie a una rete di 5500 chilometri di strade.
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