
Lo scorso anno l'Istituto Superiore di Sanità lanciava l'allarme sul consumo di tabacco tra i giovanissimi. Stando infatti all'ultimo rapporto disponibile sul tabagismo, circa il 36% degli adolescenti farebbe un uso costante di prodotti legati al tabacco.
Può trattarsi della sigaretta elettronica o di quella tradizionale. In alcuni casi, poi, il giovane è un 'policonsumatore', consuma cioè più prodotti legati al tabacco. E, al contrario degli adulti, tra i il consumo è più diffuso tra le ragazze. Questi i principali dati che emergono in occasione della Giornata mondiale senza tabacco di oggi.
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Giornata mondiale senza Tabacco: 1 giovane su 3 fuma regolarmente
Se tra gli over 18 a fare uso regolare di tabacco è il 20,5% della popolazione, tra i giovanissimi – età compresa tra i 14 e i 17 anni – il dato aumenta considerevolmente. Oltre 1 giovane su 3 (36,6%) consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato. Insieme a loro, si registra un 9,6% tra gli 11 e i 13 anni che consuma regolarmente questi prodotti. Contrariamente agli adulti poi, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze.
Chi sono i 'policonsumatori'
Tra questi fumatori abituali, il 38,7% è un 'policonsumatore'. Utilizza cioè più di un prodotto legato al tabacco. L'indagine ha dimostrato come gli adolescenti che consumano tabacco o prodotti contenenti nicotina abbiano anche una maggiore propensione all’assunzione di alcol e altre sostanze, e hanno maggiori fragilità a livello emotivo e nei rapporti con scuola e famiglia: l'80,3% di chi consuma tabacco (e nicotina in generale) ha assunto alcol nell'ultimo mese. Le ripercussioni sono evidenti e interessano anche la qualità del sonno: il 68,3% dei consumatori ha rivelato di avere difficoltà nel riposare bene.
“E’ necessario monitorare tutti i prodotti in commercio contenenti tabacco e/o nicotina – spiega Simona Pichini, che dirige il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss -. Questo perché si tratta di dispositivi che creano dipendenza in persone molto giovani, che non dovrebbero né utilizzarli né comprarli, e che espongono i ragazzi a sostanze nuove e in quantità che non sono controllabili”.
“Alla luce dei risultati delle indagini condotte sui giovani, risultano preoccupanti i dati sui consumi dei nuovi prodotti – spiega Luisa Mastrobattista, ricercatore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS – in quanto tra coloro che consumano almeno un prodotto contenente tabacco o nicotina, l’83,6% degli 11-13enni e il 59,8% dei 14-17enni usa la sigaretta elettronica e il 9,9% degli 11-13enni e il 33,2% dei 14-17enni consuma tabacco riscaldato”.