
Genitori troppo permissivi? Studenti “bulli” e maleducati? Scuola e professori senza più un vero ruolo educativo? Sembra essere questa, da ciò che leggiamo ogni giorno sui quotidiani, la diapositiva che mette a fuoco le nostre classi e famiglie.
Ma è veramente così? Per rispondere a questa domanda, Skuola.net ha effettuato una ricerca online per Generazione Giovani, il primo programma di carattere sociale del nucleo produttivo di Milano, condotto da Milo Infante, in onda la domenica alle 10:00 su Rai2.
Una sgridata basta
Abbiamo infatti intervistato ben 4000 ragazzi tra i 13 e i 18 anni, su un tema molto attuale: quante volte si sentono dire di “no” dai propri genitori?Ebbene, ciò che emerge è che, quando non si comportano bene, il numero più consistente di loro (63%) viene almeno sgridato, senza subire tuttavia altre conseguenze delle proprie azioni: questo sembra il metodo più popolare tra le famiglie italiane. Pochi, seppur presenti (6%), quelli che la passano liscia per le loro marachelle e che non subiscono alcuna "ripercussione".
Una buona fetta, quasi 1 su 3 (il 31%), paga invece i propri sbagli con una punizione.
Punizioni non così severe
Questa punizione, però, non appare così severa. Una cospicua percentuale infatti, il 42%, afferma che il perdono arriva in poco tempo, e quasi subito il castigo cade nel dimenticatoio. Al contrario, il restante 58% afferma che i genitori riescono a tenere il pugno duro e a non cedere fino alla fine. Pugno duro che conservano - o almeno così pare - anche se il figlio non va come dovrebbe a scuola (sia dal punto di vista disciplinare, che nel rendimento). Infatti, secondo l’84%, in questi casi mamma e papà sostengono i professori. Numero sicuramente alto, ma fa riflettere come il 16% ammetta candidamente che, al contrario, i propri familiari preferiscono prendersela con i docenti per i brutti voti e le note sul registro.Insomma, genitori severi ma non troppo, anche se manifestano una certa mania di controllo: il 27% dei ragazzi viene infatti “controllato” con una app.
Genitori, per i figli meglio amici (ma c'è chi li preferisce severi)
I figli, dal canto loro, ovviamente preferiscono che i genitori si pongano come “amici” (77%) piuttosto che come educatori autoritari (23%). Anche se, a dire il vero, ci si poteva aspettare una percentuale ben più alta di sostenitori della “linea morbida”. Forse a conferma che, qualche volta, anche i ragazzi sentono il bisogno di una “lavata di capo” quando è necessaria.