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La parità tra uomini e donne? Ancora lontana, specie nel mondo del lavoro. Non sono solo le statistiche a mostrare come il ‘gender gap’ sia un fenomeno ancora troppo diffuso, difficile da sconfiggere in tempi brevi.

Anche le ragazze, dovendo guardare in prospettiva, vorrebbero avere molte più chance di carriera di quelle che, dati alla mano, possono sognare. Per più di 6 su 10, infatti, non esistono professioni più adatte ai maschi e altre più femminili.

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    Ma per quasi 9 su 10 è ancora difficile per una donna affermarsi lavorativamente se è in concorrenza con un uomo. A dirlo sono le circa mille studentesse – tra i 14 e i 25 anni - che hanno risposto a un sondaggio effettuato da Skuola.net in occasione della Festa della Donna 2020.
    Eppure le ragazze sono agguerrite e pronte al cambiamento. Il 92% sostiene che non si sentirebbe a disagio se, un domani, sul posto di lavoro si trovasse a capo di uno o più uomini. Così come, ad esempio, il 60% ritiene che un capo del Governo donna (cosa mai avvenuta in Italia) saprebbe fare meglio di un maschio nella guida della nazione. Solo il 18% si rassegna al fatto che esistano lavori in cui gli uomini sono più avvantaggiati.
    Peccato che, come detto, si debbano scontrare con la realtà. E ne sono del tutto consapevoli: per il 45% una donna ha ancora enormi difficoltà a emergere professionalmente rispetto a un uomo, per un altro 42% questa è una regola che vale solo in determinati settori, tradizionalmente ‘maschili’, ma comunque c’è. Appena il 13% afferma che i pregiudizi di genere siano ormai superati.

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    Ma quello lavorativo non è il solo campo dove vorrebbero una concreta parità. Praticamente per tutte, in un’ipotetica famiglia non ci deve essere chi ‘porta i pantaloni’: per il 91% dovrebbe essere indifferente chi guadagna di più. Così come, ipotizzando di avere un figlio, il 95% cercherebbe di responsabilizzare il più possibile il partner: secondo loro padre e madre “devono prendersi cura dei figli nella stessa misura”.
    Uno scenario, quest’ultimo, che vedono più che probabile e per il quale la collaborazione in casa diventa fondamentale: la maggior parte (29%), proiettandosi in avanti di dieci anni, si vede infatti sposata, madre ma lavoratrice. Ecco perché, per 1 su 4, il modello di riferimento da seguire rimane la mamma, la figura che quasi sempre accorpa tutte queste caratteristiche in una persona sola. Anche un personaggio famoso e dal successo planetario come Chiara Ferragni rimane dietro, così come una donna di scienza come Samantha Cristoforetti. Ma non manca chi preferirebbe concentrarsi sulla soddisfazione personale: il 20% s’immagina in carriera, con un compagno e senza figli; il 15% single e in carriera.