
Nell'intervista rilasciata a 'Belve', andata in onda il 9 aprile, Alessandro Borghi ha rivelato di soffrire della Sindrome di Tourette. Si tratta di una malattia neuropsichiatrica meglio nota come 'malattia dei tic'.
Si tratta di una patologia caratterizzata proprio dalla produzione di suoni e movimenti involontari.
La condizione si manifesta già da bambini e può accompagnare il soggetto fino all'età adulta: vediamo allora quali sono i sintomi e quali sono i trattamenti consigliati.Leggi anche:
- Scienze del movimento
- Farmacologia - Malattie neurodegenerative
- Patologia generale - la neurodegenerazione
Cos'è la Sindrome di Tourette
Il nome è legato a quello del neurologo francese Georges Albert Édouard Brutus Gilles de la Tourette, il primo - alla fine del XIX secolo – a descrivere i tratti salienti della malattia. La Sindrome di Tourette può manifestarsi tra i 2 e i 15 anni, complicando notevolmente la vita del soggetto. Come spiega l'Istituto Superiore di Sanità, chi soffre di questa sindrome accusa una “sensazione corporea spiacevole” (come un prurito o un formicolio) che spinge a liberarsene esprimendosi proprio tramite i tic.
Gli esperti chiamano questa sensazione “impulso premonitore”, perché è da questa che origina la necessità dei tic, che a loro volta portano sollievo. Tra i tic motori troviamo, per esempio, scatti della testa, movimenti delle spalle, saltelli e apertura / chiusura delle palpebre. Poi, esistono i cosiddetti tic fonici quali grugniti, parole o intere frasi ripetute. Inoltre, la condizione si accompagna spesso al disturbo ossessivo-compulsivo o al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Si stima che la Sindrome di Tourette interessi circa l'1% della popolazione mondiale e la frequenza è sensibilmente superiore nei maschi rispetto alle femmine.
Quali sono le cause della Sindrome di Tourette
Ad oggi non è ancora ben chiara la causa che scatena questa malattia. Senza dubbio, gli esperti concordano nell'affermare che molto dipende dalla qualità di vita dei soggetti interessati. Ma è anche “verosimile che siano in gioco sia fattori genetici che ambientali” spiega l'Ospedale Pediatrico di Roma 'Bambin Gesù'. Tra i fattori di rischio vi sono anche il fumo in gravidanza e il basso peso alla nascita.
L'ISS spiega inoltre che alla base della patologia potrebbe essere il coinvolgimento di una parte del cervello chiamata “gangli della base”, composta da un gruppo di neuroni legati al movimento. Proprio il malfunzionamento di questi neuroni e l'alterazione di processi che coinvolgono i neurotrasmettitori potrebbero catalizzare il rischio della Sindrome di Tourette, secondo gli esperti. Sul tema, la scuola di medicina dell'università di Washington ha condotto diversi studi, mettendo a confronto il cervello di circa 100 bambini affetti dalla condizione con quello di altrettanti sani, facendo emergere una differenza significativa nelle concentrazioni di materia grigia e bianca.
Come si tratta la Sindrome di Tourette
Non essendo ancora definite le cause che portano all'insorgenza della malattia, va da sé che ad oggi non esiste una vera e propria cura per la Sindrome di Tourette. Tuttavia sono disponibili sia terapie cognitivo-comportamentali che farmacologiche per contrastare i tic. Ad esempio, le sedute con un neuropsichiatra possono aiutare i pazienti ad attenuare e ridirezionare i tic, 'trasferendoli' ad altre. Nei casi più estremi poi, sottolinea l'ISS, si può ricorrere anche alla chirurgia.