
La situazione emergenziale che stiamo vivendo da quasi due mesi non si ripercuote solo sulle abitudini dei giovani, ma anche sul loro umore e sulle prospettive future. La pandemia ha infatti provocato un’ondata di pessimismo soprattutto tra i ragazzi e le ragazze italiane che, causa Covid-19, hanno rivisto i loro piani, riprogrammandoli o peggio ancora rinunciando ad essi. E’ quello che emerge da un’indagine promossa dall’Istituto Toniolo in partnership con il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, condotta da Ipsos tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile su un campione di giovani, tra i 18 e i 34 anni, residenti in cinque Paesi europei: Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito.
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Il pessimismo colpisce i ragazzi italiani
Secondo i dati della ricerca, riportati da ‘La Repubblica’ oltre il 60% dei ragazzi italiani pensa che il Coronavirus abbia messo decisamente a rischio i proprio progetti sul futuro. Una proporzione simile è stata riscontrata anche tra i coetanei spagnoli. Molto più ottimisti, invece, i giovani di Francia e Germania: qui i pensieri negativi prevalgono, rispettivamente, solo nel 46% e nel 42% degli intervistati. I tedeschi, dunque, si mostrano quelli con l'atteggiamento più positivo in vista del domani, immaginando che l’impatto negativo che il Covid-19 potrà avere sulle loro vite sarà tutto sommato limitato.
Prospettive ancora peggiori per chi è già precario
A mostrare il maggior pessimismo, come prevedibile, sono quei giovani che hanno meno continuità di reddito: tra quelli che la vedono 'nera', 1 su 3 lavora in proprio mentre solo il 15% ha un contratto a tempo indeterminato. Secondo la ricerca, poi, il pessimismo si tinge soprattutto di rosa: la quota di quanti sostengono che l’emergenze dovuta al Coronavirus avrà delle ricadute negative sui progetti di vita sale, infatti, al 68,2% tra le donne, a fronte del 56% tra gli uomini. Non solo, a credere che queste saranno molto pesanti è il 22,1% delle femmine, contro il 15,5% dei maschietti.