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Agcom siti porno

L’accesso ai siti porno, a partire dal 12 novembre, in Italia non sarà più libero e immediato. L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha, infatti, pubblicato un primo elenco con 48 siti pornografici che dovranno verificare l'età dell'utente - per attestarne la maggiore età - prima di farlo accedere alle proprie pagine. Tra loro ci sono anche nome nomi noti, come PornHub, YouPorn e OnlyFans.

Una stretta, questa, introdotta sulla scorta del cosiddetto Decreto Caivano, una normativa pensata per rafforzare la protezione dei minori nel mondo digitale. L'obiettivo è chiarissimo: impedire l'accesso ai non maggiorenni ai contenuti per adulti, per provare a rendere la Rete un luogo più sicuro. 

La delibera AgCom numero 96/25/CONS, pubblicata nel maggio del 2025, delinea le specifiche tecniche per assicurare una verifica effettiva dell'età degli utenti che accedono ai contenuti, abbandonando il metodo dell'autocertificazione adottato fino ad oggi. 

Il documento stabilisce che tale vincolo si applica a tutti i siti web accessibili dal territorio italiano, inclusi quelli con domicilio fuori dai confini nazionali, e concede ai gestori un periodo di sei mesi per conformarsi alle nuove normative.

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Ma servirà davvero lo #spid per accedere ai siti p*rno? Risponde Massimiliano Capitanio, commissario Agcom Hai qualche domanda? Falla nei commenti, ti risponderemo il prima possibile! sicurezza #information security tech techsecurity

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Indice

  1. Come avviene l’accesso ai siti "vietati"
  2. I documenti necessari
  3. La doppia verifica
  4. Con pagamento, email o telefono
  5. L'elenco dei 48 siti

Come avviene l’accesso ai siti "vietati"

Il primo impatto con la nuova regola sarà una vera e propria pagina di sbarramento. Quando un utente proverà ad atterrare sulla homepage o su qualsiasi pagina interna di uno di questi siti, verrà bloccato.

Per poter procedere e vedere i contenuti, dovrà provare di aver compiuto i 18 anni. A questo punto, il sito per adulti non farà la verifica in autonomia, ma reindirizzerà il navigatore verso una piattaforma web di identificazione esterna, neutrale, indipendente e di comprovata affidabilità.

L'intera procedura si basa sul principio fondamentale del doppio anonimato:

  • La piattaforma di identificazione controlla l'età, ma non sa quale sito l'utente vuole visitare.

  • Il sito che prevede la selezione all'ingresso prende atto che l'utente è maggiorenne, ma non ne conosce l'identità (nome e cognome).

  • In questo modo, la riservatezza del navigatore è sempre protetta dalle norme europee e nazionali.

I documenti necessari

Al momento, le piattaforme web di identificazione che si occupano di questo servizio sono esclusivamente di tipo privato. E propongono diverse soluzioni per la verifica dell'età. Una delle modalità più dirette, e che richiede il consenso del navigatore, è la condivisione di un documento d'identità. Un passaggio che serve a dimostrare in modo inequivocabile la propria maggiore età.

Il navigatore può scegliere di caricare uno di questi tre documenti:

  • Carta d’identità

  • Passaporto

  • Patente di guida

La doppia verifica

Per evitare che un minore possa usare il documento di un genitore o un fratello maggiore, alcune piattaforme hanno introdotto un meccanismo di doppia verifica. Dopo aver caricato il documento, l'utente viene invitato a scattarsi un selfie in tempo reale.

In altre parole, le piattaforme non accettano una fotografia statica o un'immagine già presente sul telefono. Chiedono una immagine dal vivo, cioè un autoscatto fatto in quel momento, per dimostrare una coincidenza piena tra la persona e il documento allegato.

Alcuni servizi, in alternativa, si accontentano del solo selfie dal vivo e mettono in campo l'intelligenza artificiale. In questo caso, l'IA analizza i tratti somatici della persona per verificare se corrispondono a quelli di un maggiorenne. 

Con pagamento, email o telefono

Esistono, però, anche altre strade per dimostrare di avere 18 anni, che non implicano l'uso di documenti d'identità. Uno di questi è legato al pagamento tramite carta di credito. Di norma, infatti, questi metodi di pagamento sono strumenti riservati ai soli maggiorenni (fatta eccezione per alcune prepagate o carte familiari).

L’utente in questo caso deve:

  1. Immettere i dati della carta di credito.

  2. Autorizzare un pagamento da zero euro tramite l'App della propria banca.

Completata l'operazione, la piattaforma invierà un codice provvisorio che consentirà l'accesso ai siti per soli maggiorenni.

Un'altra opzione è la condivisione di email o numero di telefono con la piattaforma di identificazione. Il servizio avvierà una sua indagine automatica in Rete, anche tramite partner, per accertare se quei dati fanno capo a un maggiorenne. Se l'indagine ha successo, l'utente riceverà direttamente sul numero di telefono o sulla mail il codice provvisorio necessario per la navigazione.

L'elenco dei 48 siti

La procedura di identificazione, va ricordato, dovrà essere ripetuta ogni qualvolta si vuole accedere su una piattaforma per adulti. Ecco la lista dei 48 siti individuati in questa prima fase dall’Agcom:

  • Pornhub

  • YouPorn

  • Redtube

  • Xvideos

  • Xvideos Red

  • Xnxx

  • Xhamster

  • Xhamster Live

  • Stripchat

  • OnlyFans

  • Chaturbate

  • Cam4

  • LiveJasmin

  • Faphouse

  • Clip4sale

  • Bang

  • Tiava

  • Lupoporno

  • Ixxx

  • Tubegalore

  • Gaymaletube

  • Porn.com

  • Pornzog

  • Tnaflix

  • Tukif.love

  • Cameraboys.com

  • Maturescam.com

  • Mycams.com

  • Mytrannycams.com

  • Porndoelive.lsl.com

  • Pornhdlive.com

  • Joyourself.com

  • Liveprivates.com

  • Livesexasian.com

  • Lsawards.com

  • Lsl

  • Jacquie et Michel

  • Olecams

  • Xfree

  • Solo Porno Italiani

  • Hentai-ita

  • Gioghi Premium

  • Superporno

  • Pichaloca

  • Porn300

  • Porndroids

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