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amore giovani gelosia violenzaGelosia opprimente e violenza, non solo psicologica: sono i due, preoccupanti, binari su cui si muovono molte delle relazioni affettive della Generazione Z. Sebbene, su questo fronte, il bagaglio di esperienze sia, soprattutto per ragioni anagrafiche, in gran parte ancora da riempire oltre 1 giovane su 3 (il 36,9%) dice di aver già sperimentato un rapporto amoroso con un partner eccessivamente geloso.
E qualcuno (6,7%) non nasconde che, proprio in questo periodo, sta vivendo o è appena uscito da una relazione sentimentale con un lui o una lei gelosi.

A segnalare queste dinamiche è l’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza, l’indagine condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss) assieme a Skuola.net - intervistando 3.500 ragazze e ragazzi fra gli 11 e i 24 anni - dedicata proprio ai rapporti sentimentali e sessuali

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Ma i motivi d’allarme non finiscono qui, anzi. Perché c’è un altro passaggio della ricerca che inquieta ancora di più. Molto spesso, infatti, la gelosia e la smania di possesso non fanno limitare ad atteggiamenti “passivi”: quasi 1 giovane su 4 riporta di aver subito violenza dal proprio partner. In particolare, il 14% di questi dichiara di aver subito violenza verbale e psicologica, il 6% una qualche forma di violenza “sessuale”, il 3% di tipo “fisico”. Mentre il 12% confessa di aver messo in atto forme di violenza sul partner. Per fortuna, in caso di seri problemi di coppia, qualcuno ne parla: quasi sempre il confidente è un amico o un’amica; ma c’è ancora chi si confida con la mamma (10%).

Si fa difficoltà ad accettare un “rifiuto”

Alla base di quanto descritto, probabilmente, c’è una scarsa disponibilità, da parte delle nuove generazioni, ad accettare che le cose non vadano sempre come vorrebbero. Lo si capisce quando gli si chiede come reagirebbero a un ipotetico “rifiuto”. E’ vero che di fronte a un amore non corrisposto la stragrande maggioranza lo accetterebbe, facendo finta di nulla o cercando di cambiare approccio. Molti, però, ammettono che non la prendono (o non la prenderebbero) così sportivamente: il 7,3% tende (o tenderebbe) a vendicarsi usando amici o amiche, per rovinare la vita a chi l’ha deluso; il 4,6% è solito inviare (o lo farebbe senza grossi problemi) messaggi online denigratori. Complessivamente, le reazioni più aggressive vengono fuori dalle risposte dei ragazzi più grandi. I numeri sono triplicati: il rischio di messaggi denigranti investe il 13,1%; cercare di rovinare la vita tramite amici è messo in preventivo dal 21%.

Il partner ideale? Quello che ci capisce

Ma quali sono le caratteristiche che innescano la scintilla dell’amore nel cuore della GenZ? I ragazzi, in genere, scelgono come partner una persona che li faccia sentire capiti (così per il 49%); sono soprattutto le ragazze e i giovani tra i 15 e i 18 anni a pensarla in questo modo. Oppure ci si avvicina a persone che condividono i loro stessi interessi (lo dice il 22%). Solo una minoranza, invece, si lascia trasportare da aspetti meno “alti”: per la bellezza fisica, per attrazione sessuale, per non stare solo o per sentirsi come gli altri. Ma non bisogna abbassare la guardia perché, come osserva Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa, direttrice dell'Istituto di sessuologia clinica di Roma e past president Fiss: La pandemia potrebbe aver inciso sulle relazioni con gli altri e con sé stessi, in quanto i giovani riportano attualmente di avere preoccupazioni rispetto al proprio corpo (29%), soprattutto le femmine e i più giovani, e preoccupazioni rispetto al rapporto con gli altri (20%)”.