Tutte le inchieste e gli approfondimenti di Skuola.net che parlano delle nuove generazioni o si rivolgono direttamente a loro. Una sezione dedicata agli approfondimenti e ai commenti della redazione di Skuola.net su attualità, società, opinione. Ma anche report su dati e sondaggi rivolti agli studenti per far sentire la voce dei più giovani.
Un fenomeno che sembra completamente al femminile quello che traspare dall’analisi delle chiamate, nel primo trimestre 2022, al numero antiviolenza 1522. Tantissime le giovani donne in cerca d’aiuto: circa 1 su 10 ha tra i 18 e i 24 anni, circa il 16% tra i 25 e i 34 anni. E il 2% non ne ha neanche 18.
Secondo una ricerca fatta dall'Università di Torino, durante la pandemia 1 ragazzo su 6 ha avuto almeno un pensiero suicidario e 1 su 33 ha tentato il suicidio. Si tratta della quarta causa di morte tra i ragazzi nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 19 anni.
Solo una minoranza dei giovani diplomati, al momento, punta a un lavoro alle dipendenze. A parte una fisiologica quota di indecisi, la metà di loro preferisce la flessibilità del lavoro autonomo o il rischio di un’attività imprenditoriale. A dirlo la ricerca “Dopo il diploma” di Skuola.net ed ELIS
Strutture vetuste, classi sovraffollate e crolli continui, che in poco più di dodici mesi hanno superato i 50 casi. Oggi si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, che ogni anno ricorda la morte dello studente diciassettenne Vito Scafidi, avvenuta a causa del cedimento del soffitto dell’istituto che frequentava: Skuola.net fa il punto della situazione grazie ai dati di Cittadinanzattiva
Per quasi la metà dei giovani la TV tradizionale non rappresenta una presenza quotidiana. Le piattaforme streaming a pagamento sono in netta ascesa, con l’audio che batte il video: oltre 6 su 10 accedono quotidianamente alla loro playlist musicale
Donne e giovani del Mezzogiorno sono i più esposti al fenomeno dei NEET, che nel 2020 ci vedeva tra i paesi con la quota più rilevante in Europa di persone tra i 15 e i 34 anni che non hanno occupazione e non sono impegnate in un percorso di formazione.
La Società Italiana di Pediatria, mettendo insieme gli studi sul tema negli ultimi 18 anni, segnala che in ben 1 su 4 si riscontra una correlazione tra disturbi depressivi e uso delle piattaforme social. In particolare tra i minori. Simile nesso si trova se parliamo di altri disagi psicologici, non da ultimo quelli legati al comportamento alimentare, o di problematiche come quelle relative al cyberbullismo o altri rischi online
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