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di Margherita Paolini
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quali sono gli stratagemmi preferiti dai prof per impedire agli alunni di copiare?

Sta circolando in queste ore sul web una foto che ha suscitato risate, incredulità, approvazione ma anche commenti negativi. Una classe di giovani seduti ai propri banchi, rigorosamente separati, con uno strano cappello in testa. Non si tratta di un copricapo alla moda nel paese in cui la foto è stata scattata, Bangkok, ma di un vero e proprio stratagemma escogitato per impedire agli studenti della facoltà di Agraria dell’Università Kasetsart di Bangkok di copiare.

UN PARAOCCHI ANTI PLAGIO - Del paraocchi cartaceo a prova del più astuto dei copioni parla con entusiasmo Nattadon Rungruangkitkrai, docente dell'Università di riferimento, difendendo l’astuta trovata e presentandola come un’iniziativa accolta con positività dai propri studenti, senza nessuna forzatura. Il bizzarro copricapo, al contrario, garantirebbe ai giovani uno svolgimento più sereno e rilassato delle prove scritte. Consiste in una fascia di carta poggiata sulla testa come una corona, ai cui lati sono attaccati due fogli che impediscono la visuale laterale.

UNA PRATICA TRADIZIONALE - Nell’era del digitale, in cui trovare informazioni, risposte, versioni svolte e problemi risolti in rete è cosa da poco, l’agitazione tra i prof sale alle stelle soprattutto in tempo d’esami. Ma la sbirciatina al compagno di banco è una pratica antica quanto la scuola. Studenti di ogni generazione hanno cercato di raggirare il divieto di copiare durante i compiti, escogitando stratagemmi di ogni genere. Ma a questi gli insegnanti hanno saputo replicare con trovate altrettanto ingegnose volte ad ostacolare i furbi copioni.

REBUS DI BANCHI - Una delle regole principali per impedire ai propri alunni di copiare è quella di distanziare i banchi così da impedire lanci di foglietti e sbirciate furtive. Rimedio spesso inutile contro le capacità osservative a lungo raggio dei giovani occhi malandrini. Così c’è chi addirittura gira i banchi o li posiziona in modo tale da rendere scomoda, se non addirittura impossibile, la pratica del copiare. Molti sono gli insegnanti che radunano i ragazzi più svogliati nell’area antistante la cattedra e la lavagna, tenendoli tutti ben a portata d’occhio.

COMPITI DIVERSI - Una delle soluzioni per cui opta la stragrande maggioranza degli insegnanti, Invalsi compreso, è quella di distribuire compiti diversi per gruppi di studenti, sparpagliandoli in modo tale da confondere l’ordine delle domande e delle risposte, o assegnando porzioni diverse di versioni da tradurre.

BIZZARRI STRATAGEMMI - Non mancano gli insegnanti che durante le ore del compito fingono di appisolarsi per stanare poi di sorpresa la poco furba preda che pensa di approfittare del sonno, apparente, del prof per guardare sul foglio del vicino. E poi ci sono alcuni che per depistare i propri alunni e scoraggiarli in partenza, stanno seduti in cattedra o girano tra i banchi indossando, pensate bene, gli occhiali da sole, così da impedire ai ragazzi di capire dove o chi stanno guardando.

I NEMICI DEL PLAGIO - Ma i più acerrimi nemici del plagio sono da sempre i secchioni. Quegli alunni che andrebbero al patibolo piuttosto che consentire ai compagni di classe di copiare il proprio compito. Si barricano dietro astucci, vocabolari, e quant’altro possano tenere sul banco durante lo svolgimento delle prove. E se proprio non hanno oggetti a disposizione per impedire la visuale, ricorrono alle mani: una scrive, l’altra a scudo contro le occhiate indiscrete dei vicini di banco.

E i tuoi prof in che modo ti impediscono di copiare?

Margherita Paolini

Data pubblicazione 31 Agosto 2013, Ore 7:32
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