
Un giovane studente di lettere classiche ha deciso di unire le sue due più grandi passioni, la musica e il latino, trasformando le sigle dei cartoni animati in versioni cantate interamente nella lingua di Cicerone. Sui social si fa chiamare “Virgil – Latin Nerd”, e tra un verso e l’altro ha già conquistato migliaia di utenti, con traduzioni che spaziano da One Piece alle Winx, passando per Lady Oscar e Pokémon.
“Sono uno studente di lettere classiche, la passione per il latino è nata tra i banchi di scuola del liceo scientifico, poiché l'ho trovata fin da subito una lingua con una spiccata musicalità intrinseca, che toccava le mie corde da autore e musicista amatoriale", ha raccontato il creator.
"Il mio interesse è cresciuto quando mi sono imbattuto nel metodo induttivo-contestuale (anche detto metodo natura), che ho utilizzato all'università per ristudiare il latino in vista degli esami", ha spiegato. "È stato allora che è arrivata l'idea di pubblicare video in latino sui social per allenare la conversazione in lingua e allo stesso tempo fare divulgazione riguardo il metodo induttivo-contestuale, unendo il tutto al mondo nerd e alla musica (passioni che coltivo fin da quando ero bambino), con l'obiettivo di creare una community di studenti con la mia stessa passione e avvicinarne di nuovi a una lingua morta solo di status, ma ancora viva nella sua fondamentale importanza negli studi linguistici”.
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Lady Oscar diventa Giulia Maggiore
Dietro i video di “Virgil – Latin Nerd” non c’è solo una traduzione letterale, ma un vero e proprio lavoro di adattamento. Sulle note della celebre sigla di Lady Oscar, ad esempio, il protagonista cambia completamente scenario: la protagonista non è più la giovane ufficiale francese, ma Giulia Maggiore, figlia dell’imperatore Augusto. Il ritornello “Oh lady, lady Oscar” si trasforma così in “O bona bona Iulia”, rispettando il metro musicale ma calandolo nel contesto storico romano.
Tra i commenti, c’è chi scrive entusiasta: “E c’è chi ha ancora il coraggio di dire che il latino sia una lingua morta”. Altri ironizzano: “Quando dopo anni di studi ti rendi conto di poter usufruire del latino solo in questo modo”.
Dalle Winx a Yu-Gi-Oh: il latino incontra la cultura pop
Il profilo del creator ospita anche la traduzione della sigla delle Winx. “Winx, manu tua in mea” (“Winx la tua mano nella mia”) e “una ex nobis” (“una di noi”) sono solo alcuni dei versi riadattati.
Al video, accompagnato da una breve coreografia in pieno stile pop, non mancano commenti ironici: “Io quando mi chiedono i miei talenti dopo il classico” o “Sicuramente Giovanna D’Arco cantava questa canzone… sappiamo tutti come è andata a finire”.
Tra le chicche del canale c’è anche Yu-Gi-Oh: “Haec est vita tua, Yu-Gi-Oh”. Un utente, entusiasta, propone: “Caricala su Spotify, sarebbe un successo assicurato”.
Alla ricerca di One Piece nell'antica Roma
Nella sua rassegna non poteva mancare One Piece. Dalla sigla principale fino al celebre “Il liquore di Binks”, tutto viene tradotto con cura. “Io che viaggio nel passato per portare la cultura di One Piece nell’impero romano”, scrive un utente ironizzando, mentre un altro commenta: “Suona più giapponese di quella originale”.
Il motto “All’arrembaggio!” diventa “Turma, imus una ad arrembandum”, con una licenza poetica necessaria: il termine “arrembaggio”, spiega il creator, non esiste nel vocabolario latino. “Il neologismo rende la lingua di nuovo viva”, nota un utente. E qualcuno scherza: “Questa hit la cantavano ammazzando i pirati nel Mediterraneo, pagati da Pompeo”.
Pokémon e la disputa sulla pronuncia
Tra le traduzioni più apprezzate c’è, poi, quella dei Pokémon. “Pokémon fortes et potentes” si presta perfettamente alla musicalità latina, tanto che un utente commenta: “Ma cosa ho appena sentito? (L’ho scaricata come suoneria del cellulare)”.
Sotto il video si è aperto anche un dibattito linguistico: Virgil - Latin Nerd utilizza la pronuncia “restituta”, cioè la ricostruzione del modo di parlare dei Romani nell’età classica, caratterizzata da suoni più duri e gutturali rispetto alla pronuncia ecclesiastica. Non tutti sono d’accordo, e tra i commenti si fronteggiano i sostenitori della “restituta” e quelli della “restorata”, che propongono nuove sigle adattate secondo la fonetica ecclesiastica.
Ufo Robot e l’ironia degli ex studenti
Nella lista dei cartoni reinterpretati trova posto anche Ufo Robot. Un ex studente commenta: “Se avessi studiato così il latino a scuola…”, lasciando intendere che la musica potrebbe essere un efficace strumento didattico. Un altro utente scrive orgoglioso: “Ho studiato 5 anni latino solo per poter capire questa canzone e quello che viene scritto in latino nei commenti”.