
SONETTI: DOVEVANO RIMANERE INEDITI - Ebbene oggi sappiano che a riconoscere le straordinarie doti letterarie di William Shakespeare erano già i suoi contemporanei a tal punto da non voler permettere che alcune sue opere rimanessero inedite. A testimoniare tutto ciò è stato lo studioso Clinton Heylin che nel suo libro “So Long as Men Can Breathe: The Untold Story of Shakespeare's Sonnets” sostiene che l’illustre poeta non aveva alcuna intenzione di pubblicare i suoi sonetti e anzi, se fosse stato per lui, ora non ne esisterebbe proprio traccia sui nostri libri di scuola.
IL SEGRETO - Ma perché Shakespeare non avrebbe voluto rendere pubblici i suoi sonetti? Secondo Heylin non c’entra tanto il fatto che li considerasse non sufficientemente belli, ma piuttosto si trattava di opere profondamente autobiografiche e personali che non sarebbe stato conveniente pubblicare. D’altronde è anche comprensibile che un artista arrivi a produrre qualcosa che esprime sentimenti fortemente privati e che quindi non ritiene opportuno condividere con gli altri. Ma nel caso di Shakespeare sembra esserci qualcosa di più sotto questa storia.

PIRATERIA CULTURALE GIA’ NEL ‘600 - In realtà la questione dell’omosessualità di Shakespeare non è mai stata chiarita fino in fondo e, comunque, neanche del fatto che le affermazioni di Clinton Heylin siano corrette ne possiamo avere una assoluta certezza. Tuttavia, di certo c’è che i versi furono pubblicati contro la volontà del loro autore. Insomma un vero e proprio atto di “pirateria culturale” forse frutto di un editore senza scrupoli pronto a trarne un sicuro profitto, ma che forse oggi dobbiamo ringraziare per averci permesso di avere qualcosa di molto prezioso.
SCUSA PER SCARICARE - Questo articolo potrebbe aiutarvi a trovare delle ottime argomentazioni quando qualche simpatico finanziere si presenterà, sempre molto simpaticamente, alla vostra porta per presentarvi il conto dei vostri download pirata. Conservate questo articolo, che vi servirà per trovare una scusa molto culturale: "Mi opero per la diffusione del patrimonio culturale di questo secolo?". Servirà questo a evitarvi la multa? Dite la vostra commentando l'articolo!