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fratelli

Se sei un fratello o una sorella minore e ti sei sentito dire almeno una volta “tu sei quello più ribelle”, potresti aver pensato che fosse solo un cliché di famiglia. E invece no: la scienza sembra dare ragione ai tuoi genitori (ma con qualche riserva).

Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), i secondogeniti – soprattutto se maschi – avrebbero tra il 20% e il 40% di possibilità in più di mettersi nei guai a scuola o persino con la legge.

Indice

  1. Più impulsivi, più ribelli: i numeri parlano
  2. Il fattore famiglia: più fratelli, meno attenzioni?

Più impulsivi, più ribelli: la parola ai numeri

Lo studio ha preso in esame migliaia di coppie di fratelli tra Stati Uniti e Danimarca. E alla fine i ricercatori hanno osservato che i secondi figli maschi risultano più inclini a infrangere le regole, rispetto ai primogeniti. Parliamo, come detto, di una percentuale che può sfiorare il 50% in più. Un dato che non significa che ogni secondogenito sia automaticamente destinato ad avere comportamenti discutibili, ma comunque una tendenza generale c’è.

Il fattore famiglia: più fratelli, meno attenzioni?

Secondo gli studiosi, l’ambiente familiare giocherebbe un ruolo fondamentale. Il primo figlio, infatti, riceve attenzioni esclusive nei primi anni di vita, diventando spesso un piccolo esempio da seguire.

Il secondo, invece, arriva in una famiglia dove l’attenzione è già più attenuata e divisa con l'altro fratello o l'altra sorella. E questo si riflette anche su chi si sceglie di imitare: Il primogenito prende come modello di riferimento i genitori, mentre il secondogenito finisce per imitare chi è arrivato prima di lui, una persona grosso modo immatura, di fatto un esempio non proprio attendibile.

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