Paolo.Ferrara
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Parlare di economia, di risparmio e di cartelle fiscali ai più giovani è sempre impegnativo e nel tentativo spesso si rischia di cadere nel tedio. I pensieri sui lavori del futuro e sull'economia coinvolgono però tutti i giovani, fascia della popolazione che risentirà inevitabilmente delle attuali politiche economiche post-pandemiche.
A tendere una mano alla Generazione Z e a fornire soluzioni concrete per non rischiare di perdere tutto e per difendere i propri risparmi è Vincenzo Imperatore con il libro “Salviamoci”, una guida pratica per resistere all’emergenza economica.

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“Salviamoci” di Vincenzo Imperatore: una guida lungimirante per resistere all’emergenza economica

Mutui e prestiti, tasse e cartelle fiscali, risparmi, redditi e pensioni: non stiamo parlando di concetti astratti che non troveranno mai un referente nei nostri pensieri, ma di termini da tenere ben in mente per salvarsi in ambito economico. Spinto dal mantra personale “Muoviamoci prima che sia troppo tardi”, Vincenzo Imperatore, manager bancario e consulente aziendale, ha deciso di redigere un vero e proprio kit di sopravvivenza per tutti i cittadini dopo i nefasti cambiamenti introdotti dalla pandemia. Secondo l'autore, molti cittadini potrebbero ritrovarsi nelle condizioni di non riuscire a pagare le tasse, molte attività ristorative potrebbero non riaprire e gli imprenditori che hanno rilasciato garanzie personali potrebbero rischiare di perdere gli immobili acquistati con tanti sacrifici. L’autore, con sguardo critico e lungimirante, sostiene che nei bilanci delle banche, questa drammatica situazione si tradurrà in prestiti non pagati, crediti inesigibili, fallimenti, pignoramenti e i crediti deteriorati aumenteranno vertiginosamente.

“Salviamoci” di Vincenzo Imperatore: le dritte per la GenZ

Perché coinvolgere proprio i giovani? Per l’autore il segreto sta nell’anticipare i tempi e nella consapevolezza che parlare di opportunità lavorative dopo la crisi generata dall’emergenza sanitaria non sia così sbagliato, malgrado tutto. Il boom degli acquisiti online avuto nei mesi di lockdown, ad esempio, farà crescere inevitabilmente la richiesta di operatori di e-commerce e della logistica. Saranno altresì generati nuovi posti di lavoro in ambito sanitaria per far fronte all’invecchiamento della popolazione e in quello pubblico, nel quale “si dovranno rimpiazzare molti pensionati e aprire le porte a nuovo personale preparato e in grado di gestire tutte le opportunità che emergeranno grazie ai fondi del Recovery Fund”. È indubbio inoltre che con l’aumento della domanda ci saranno finanziamenti alle imprese costituite dai Millennials o dalla Generazione Z.

“Salviamoci” di Vincenzo Imperatore: alla scoperta dei lavori del futuro

Quali saranno, invece, i lavori del futuro? Nella presentazione video del suo libro, l’autore ha spiegato che la possibilità di lavorare a distanza limitando il pendolarismo pochi giorni alla settimana favorirà sicuramente i trasferimenti in provincia e in centri vicini a una metropolitana o una stazione. Proprio in questi ambienti si stima l’aumento di spazi di coworking, con uffici in affitto o servizi comuni. Non solo: si crede che dal 2024, per alcuni mestieri e per alcune professioni - relative soprattutto ai settori maggiormente colpiti dalla pandemia - “servirà maggiore qualificazione professionale”. Alcuni numeri? Ogni anno saranno necessari 137mila persone con qualifica professionale da impiegare in ristoranti oppure in centri estetici e sportivi.

Paolo Ferrara

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