Perché si parla del ritorno della leva obbligatoria in Italia?

Nelle ultime settimane si è tornato a parlare di leva obbligatoria. La campagna elettorale ha acceso la disputa dei partiti che a suon di proposte provano ad accaparrarsi il voto degli italiani.

E' stato Matteo Salvini, leader della Lega, a proporre la reintroduzione del servizio militare obbligatorio per contrastare i fenomeni dilaganti delle baby-gang e della micro-criminalità. Una pratica – quella della leva obbligatoria – abolita nel gennaio 2005: da allora l'esercito italiano è stato costituito di soli volontari. Cosa dovremmo aspettarci quindi se il prossimo 25 settembre fosse la coalizione di centro-destra a vincere le elezioni? Facciamo un po' di chiarezza.

Leva obbligatoria, un tema caro a Salvini ma non al centro-destra

Il servizio militare obbligatorio è stato tra i cavalli di battaglia della Lega negli ultimi anni. Era il 2015 infatti quando – durante una manifestazione delle forze dell'ordine davanti a Montecitorio – il segretario Salvini aveva speso parole di apprezzamento per la cosiddetta “naja” ritenendola utile a rispettare le regole. Una frase riportata dal “Corriere della Sera” che la unisce a dichiarazioni più recenti. ”Un periodo in cui ti si insegna qualche cosa, il rispetto delle regole, la Protezione Civile o il pronto soccorso” così il segretario della Lega si è recentemente espresso sulla leva obbligatoria in un comizio tenuto a Giulianova, in Abruzzo.

Il leader della Lega si è ripetuto anche a Pinzolo, in Trentino, dove ha sostanzialmente affermato che la leva obbligatoria consiste in ”un momento altamente formativo. Ma cosa ne pensano i suoi alleati di centro-destra? In merito, Giorgia Meloni non si è ancora espressa mentre Silvio Berlusconi – in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera” - ha rivendicato il merito di aver abolito la “naja”, restituendo ”ai ragazzi un anno di libertà”. Nell'accordo quadro di governo firmato dai tre leader non vi è poi alcun riferimento al servizio militare. Si parla di giovani, sicurezza e forze dell'ordine, senza però accennare in alcun modo alla proposta del carroccio.

I leader politici contro la proposta del carroccio

I commenti degli altri protagonisti della campagna elettorale non hanno tardato ad arrivare. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, attacca il segretario del carroccio dal proprio canale TikTok. ”Occhio ragazzi, Salvini ha trovato il modo per risolvere i problemi dei giovani: tutti a fare il militare. Il progetto formativo della destra prevede maggiore confidenza con le armi. Gli amici di Salvini e Meloni in Polonia si sono mossi in questa direzione” ha affermato il Presidente dei 5S.

Gli fa eco Elly Schlein, candidata indipendente nelle liste del Partito Democratico: ”La destra è nostalgica delle cose sbagliate, tipo la leva obbligatoria per disciplinare i giovani. Noi lo siamo del lavoro ben retribuito e non precario. Rimettiamo nelle loro mani il futuro, non il fucile” ha detto la vice-presidente dell'Emilia-Romagna durante il programma “La corsa al voto”.