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Fonte: La Repubblica

Qualche settimana fa, mentre il Museo del Louvre era avvolto nel caos a causa del clamoroso furto dei Gioielli della Corona, tra sirene della polizia, transenne e una massiccia presenza di agenti armati, l'attenzione dei social media si è concentrata su altro.

Una foto, in particolare, tra quelle scattate quel giorno era diventata virale. Ciò che rende tutto molto bizzarro è che non ritraeva i malviventi, né il bottino rubato, ma l'enigmatica figura di un giovane uomo elegantissimo.

Con il suo completo d'altri tempi, caratterizzato da un cappello fedora - di quelli che andavano una volta -, un cappotto lungo e un'allure da romanzo giallo, quel ragazzo ha subito rubato la scena.

Ribattezzato in poche ore dal web come "l'uomo con il fedora", la sua identità è diventata un mistero condiviso, alimentando voci che supponevano fosse un detective privato, un personaggio di una serie TV, o addirittura un'immagine generata dall'intelligenza artificiale. Ma nulla di tutto questo si avvicina alla realtà.

Indice

  1. Chi è il ‘Fedona Man’
  2. Vestito così anche a scuola
  3. Lo scatto e la popolarità

Chi è il ‘Fedona Man’

Il protagonista di questo mistero diventato popolare è, in realtà, Pedro Elias Garzon Delvaux, un liceale di 15 anni che abita nella regione parigina. Lo scatto iconico che ha conquistato milioni di visualizzazioni è stato catturato da un reporter di Associated Press proprio quel 19 ottobre davanti a uno degli ingressi del museo.

Pedro, nel suo stile impeccabile, è stato immortalato mentre passava accanto a tre poliziotti appoggiati a un'auto di servizio che bloccava l'accesso al Louvre a seguito del furto del valore totale di 88 milioni di euro. 

La sua immagine ha generato in pochissimo tempo una valanga di meme, didascalie ironiche e teorie bizzarre sulla sua vera identità. Molti, infatti, si sono chiesti perché questo ragazzino fosse vestito come un detective di inizio '900 nel bel mezzo di un posto di blocco.

Vestito così anche a scuola

Pedro, però, non è un agente segreto, ma solo un grandissimo fan di due mostri sacri del mistero: Sherlock Holmes e Hercule Poirot. Vive con i suoi genitori e il nonno a Rambouillet, a ovest di Parigi, e ha deciso di godersi e, in un certo senso, assecondare la suspense mondiale.

Non volevo dire subito che ero io”, ha confessato il ragazzo, aggiungendo una frase da vero mattatore teatrale: “Questa foto racchiude un mistero, quindi bisogna farlo durare”.

Per la sua unica intervista, ha voluto apparire vestito esattamente come quel giorno della foto, con il suo immancabile cappello fedora - che porta inclinato come omaggio all'eroe della Resistenza francese Jean Moulin -, un gilet Yves Saint Laurent preso in prestito da suo padre, una giacca scelta da sua madre e pantaloni Tommy Hilfiger, una cravatta elegante e un orologio russo restaurato e "malconcio dalla guerra".

Pedro ha iniziato a vestirsi così soltanto di recente, meno di un anno fa, ispirato dalla storia del XX secolo e dalle affascinanti immagini in bianco e nero di statisti e detective immaginari. “Mi piace essere chic”, ha detto, rivelando poi un dettaglio inatteso: “Vado a scuola così”.

Lo scatto e la popolarità

A rendere ancora più bizzarra la storia di Pedro è il fatto che lui, sua madre e suo nonno erano lì solo per visitare il Louvre. Arrivati davanti ai cancelli hanno chiesto agli agenti perché fossero chiusi, ignari di tutto.

Pochi secondi dopo aver attraversato la strada, il fotografo dell'AP Thibault Camus lo ha immortalato. Il ragazzo era completamente all’oscuro di ciò che stava accadendo: “Quando è stata scattata la foto, non lo sapevo”, ha raccontato, “stavo solo passando di lì”.

Quattro giorni dopo, l'incredibile scoperta. Una conoscente gli ha mandato un messaggio: “Sei tu?”. “Mi ha detto che c’erano stati 5 milioni di visualizzazioni”, ha ricordato Pedro, “ero un po’ sorpreso”. Poi, persino sua madre lo ha chiamato per dirgli che era finito sul 'New York Times'.

Ora, il ragazzo è molto rilassato riguardo al futuro e magari sogna un nuovo capitolo per la sua vita: “Sto aspettando che le persone mi contattino per dei film”, ha detto sorridendo, “sarebbe molto divertente”.

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