
Sembra uno scherzo, invece è accaduto davvero. Papa Leone XIV ha firmato una carta Pokémon raffigurante Popplio, lo starter d’acqua della settima generazione. Il tutto durante un’udienza pubblica in Vaticano.
A trasformare l’episodio in un fenomeno virale ci ha pensato il web, dove la notizia è esplosa nel giro di poche ore tra commenti e meme. Il motivo? Soprattutto l'assonanza tra il protagonista della carta e il prestigioso autore dell'autografo: in inglese “Pope Leo” (Papa Leone) suona quasi identico a “Popplio”.
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Dal meme alla realtà
La "missione" del giovane che ha portato la carta al Papa, probabilmente, nasce da lontano. Fin dai primi giorni del pontificato di Leone XIV, infatti, sui social si è diffusa una pioggia di meme sulla somiglianza fonetica tra il nome del Papa e quello dell'iconico Pokémon. “Pope Leo usa idropulsar!”, un umorismo che alla fine ha raggiunto il mondo reale.
Popplio incontra il Papa
Ed ecco che, durante un'udienza del Papa, il ragazzo ha deciso di mettere alla prova il confine tra ironia e realtà. Si è presentato con la carta ufficiale di Popplio in mano, si è avvicinato al Pontefice e gli ha chiesto di firmarla. Secondo chi era presente, Leone XIV si è mostrato incuriosito e divertito. Ma ha accettato di buon cuore di prestarsi al siparietto. Con una penna quasi scarica ha iniziato a scrivere. E alla fine ce l’ha fatta: la firma, blu e precisa, è comparsa sulla superficie della carta. La benedizione è stata compiuta.
Il web esplode
Il primo a raccontare l’episodio è stato l’utente “King Theo” su X. Ha pubblicato una foto della carta firmata, accompagnata dalla spiegazione: “Era tutto uno scherzo tra amici. Non credevamo l’avrebbe fatto davvero”. Da lì in poi, l’ondata virale ha travolto ogni piattaforma possibile.
Su Reddit, in particolare, gli utenti hanno dato il meglio di sé: “Il Papa ha usato il potere del Signore per far rifunzionare la penna”, ha scritto un utente. Mentre un altro ha ironizzato: “Aveva una sola occasione per farsi firmare una carta di Arceus…e ha scelto Popplio”.
Collezionisti in allerta
Nel mondo del collezionismo, intanto, già stanno scaldando i motori. Qui le regole sono chiare: il valore di un oggetto non sta solo nella rarità, ma nella storia che c’è dietro. Popplio, sulla carta, è una creatura comune. Ma una versione autografata dal Pontefice in persona, secondo molti esperti del settore, potrebbe diventare una delle carte più iconiche mai esistite. Non firmata da un illustratore, da un doppiatore o da un giocatore professionista. Ma da Papa Leone XIV. Alcuni utenti sui social già parlano di “nuova reliquia papale” o di “carta sacra”.
Le molteplici reazioni
Naturalmente non sono mancate le reazioni contrastanti. Alcune voci più conservatrici hanno espresso perplessità, parlando di spettacolarizzazione e rischio di banalizzazione. Ma nel mondo nerd il gesto è stato letto come un’apertura spontanea da parte del Papa, nei confronti di una generazione abituata a comunicare attraverso meme.